Il drammatico sfogo di Veronica Panarello, in carcere per l'omicidio del figlio Loris Stival ucciso a otto anni il 29 novembre del 2014 a Santa Croce Camerina (nel Ragusano) trasmesso ieri sera in tv da Quarto Grado, il programma di approfondimento giornalistico condotto da Gianluigi Nuzzi affiancato, da ieri, da Elena Tambini, che sostituirà Alessandra Viero, in congedo maternità. Quelli mandati in onda da Quarto Grado sono i primi tragici momenti dell'interrogatorio a Veronica Panarello proprio nella zona del canalone vicino al castello di Donnafugata dove venne ritrovato il corpicino senza vita del piccolo Loris Stival.

Veronica Panarello non si dà pace per il terribile delitto commesso

Le immagini fanno parte dell'indagine e sono quelle solo in parte trasmesse in questi mesi ma senza l'audio completo. Adesso il video viene mostrato nella sua versione "integrale" con il drammatico sfogo della donna che racconta di aver gettato nel canalone il figlio già privo di vita. Ma ad uccidere Loris non sarebbe stata lei, secondo la sua versione. In ogni caso Veronica non si dà pace: "Fatemi dare l'ergastolo", ha detto in quei momenti agli inquirenti che l'ascoltavano e la riprendevano, probabilmente con una telecamera nascosta, alla presenza del suo avvocato. "Non merito di vivere dopo aver fatto una cosa così", ha detto anche la mamma siciliana condannata a trent'anni di carcere in primo grado col rito abbreviato per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Quarto Grado manda in onda il video documento dell'interrogatorio

Lei ammette le responsabilità per quest'ultimo reato, ma nega di aver ucciso il bimbo. "Ho gettato la cosa più importante della mia vita"; "Non merito di vivere, una persona così non merita di vivere"; "Non sono una persona, sono un mostro"; queste alcune delle frasi pronunciate da Veronica Panarello nel video agli atti del processo trasmesso ieri da Quarto Grado su Rete 4.

Intanto, si resta in attesa del deposito delle motivazioni della condanna a 30 anni di carcere nei confronti di Veronica Panarello. Il Gup Andrea Reale ha chiesto e ottenuto dal presidente del Tribunale di Ragusa, Salvatore Barreca, l'autorizzazione a una proroga di un mese rispetto ai 90 giorni previsti. Le motivazioni della sentenza dunque saranno depositato nei prossimi giorni. La difesa, rappresentata dall'avvocato Francesco Villardita, ha già annunciato ricorso in appello.