Continuano i movimenti tellurici. Si contano più di 45 mila scosse da quest’estate e lo sciame sismico non sembra concedere tregua. Le 4 scosse più importanti con una magnitudo superiore al quinto grado sono state avvertite, oggi 18 gennaio in Centro Italia, a distanza di pochi minuti l’una dall’altra, rispettivamente alle 10,24, alle 11,14, alle 11,25 e alle 14,33, arrivando a sfiorare i 5,5 gradi. L’esperto Andrea Billi dell’istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr afferma che “i terremoti saranno sicuramente seguiti nelle prossime ore da uno sciame di repliche sismiche la cui intensità è difficilmente prevedibile".

Si parla quindi di contagio sismico che sta generando una sorta di effetto domino incontenibile e imprevedibile. L’ipocentro di tutte le scosse è molto vicino alla superficie, stando ai dati raccolti si parla infatti di circa 10 km di profondità. L’epicentro della prima scossa è stato individuato vicino L’Aquila, precisamente tra Campotosto e Amatrice.

La situazione a Roma

Il sisma è stato avvertito anche nella Capitale: subito allertate le pattuglie della polizia, che per il momento non hanno rilevato alcun segno di danneggiamenti. Inoltre la Raggi, afferma di aver convocato una riunione della Centrale Operativa Comunale, un evento al quale parteciperanno la Polizia Locale, la Protezione Civile, Ama, Atac, Acea.

Il primo cittadino ha anche affermato che «Per questa ragione non abbiamo emesso alcuna ordinanza di chiusura delle scuole, abbiamo tuttavia ritenuto opportuno in via precauzionale, chiudere la metropolitana e aprire i varchi ztl per favorire comunque la circolazione dei mezzi. Saranno avviate nelle prossime ore le verifiche speditive sugli edifici scolastici e sugli edifici pubblici per verificare che comunque l'impatto di questo sisma che ha colpito il centro Italia non abbia determinato danni a carico delle nostre strutture...".

Le scosse sono state avvertite significativamente nella Capitale come mai prima d'ora, anche strutture imponenti come Palazzo Montecitorio non hanno potuto fare a meno di oscillare.

La situazione nelle zone colpite più intensamente

Continuano invece i crolli, le ultime scosse hanno raso al suolo ciò che rimaneva del campanile di Sant’Agostino di Amatrice.

Come se non bastasse la neve e il freddo continuano a non dare tregua alle zone più colpite e danneggiate. Fortunatamente non risultano esserci feriti, ma continuano le ricerche degli allevatori dispersi di Arquata del Tronto. Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice, ha affermato che "la seconda scossa è stata molto violenta ma non ci risultano danni a persone. Ma c'è una situazione drammatica, da settanta anni non nevicava così forte. Dei campanili adesso non mi importa niente, si rifaranno. Spero che arrivino presto le turbine, ci sono persone isolate che non possono uscire di casa". Montemonaco, infatti, paese in provincia di Ascoli, è isolato, bloccato sotto la neve con i gruppi elettrogeni inutilizzabili.