Notizie confortanti arrivano dall’hotel Rigopiano di Farindola (Pe).
Oggi sono state estratte dalle macerie, miste di detriti e neve, altre cinque persone e i vigili del fuoco sono in contatto con altrettante persone, che confidano di raggiungere al più presto. Infatti Titti Postiglione “Responsabile emergenze della Protezione civile” ha affermato: “Speranze le abbiamo sempre avute, anche se in questo tipo di operazioni si affievoliscono con il trascorrere del tempo”. Il tiepido ottimismo cede il passo alla gioia dei familiari dei sopravvissuti che non nascondono lacrime di emozione.
Quando sembrava tutto andare in malora, qualcuno è intervenuto rimboccandosi le maniche e rischiando la vita. Si tratta del “Corpo nazionale dei Vigili del fuoco”, che in questi ultimi tempi – prima con il terremoto di Amatrice e ora con questa nuova emergenza – dà sollievo a una popolazione già pesantemente martoriata. La loro bravura è nel riuscire a risolvere una situazione così compromessa, dove ci sono poche possibilità di intervento. La struttura ceduta a seguito della slavina ha intrappolato tutti gli ospiti dell’albergo, in più la neve ha attutito i suoni delle voci che chiedevano aiuto. Questa volta sembra di assistere a una tragedia con lieto fine. Nei prossimi giorni speriamo di poter essere ottimisti.
Un punto di contatto possiamo ritrovarlo con le tragedie che si sono verificate in questi anni.
I protagonisti sono sempre le macerie, le persone e le calamità naturali. In particolare i vigili che con grande pazienza, specialmente in questo rigido inverno, lavorano in maniera incessante per salvare tante vite. La loro forza è nella solidarietà, nel non perdersi mai d'animo e in una forte volontà al sacrificio.
Anzi una vera e propria vocazione. Sono diventati gli eroi moderni, nella nostra mente ricorrono le immagini dell’ attentato alle Twin Towers di New York l’ 11 settembre 2001, oppure il terremoto di San Giuliano di Puglia (Cb). Nella maggior parte dei casi citati non ci sono stati grandi lieto-fine, oppure dei miracoli, soltanto dolore e lacrime. Oggi siamo convinti che si può voltare pagina, che possiamo essere più operativi e soprattutto da domani al lavoro per migliorare le condizioni di case, alberghi, scuole e tutti gli uffici pubblici.