"Ho visto persone ancora vive che bruciavano, sono immagini terribili che non potrò mai dimenticare": la testimonianza di un automobilista che viaggiava con la sua auto dietro il pullman ungherese che si è schiantato contro un pilone autostradale dell'A4 nei pressi di di Verona est, dà il senso della strage provocata dallo spaventoso incidente. Sono 16 i morti, tutti giovanissimi tra i 14 e i 16 anni: facevano parte di una comitiva; una scolaresca che proveniente da una settimana bianca in Francia attraversava l'Italia a bordo del bus turistico per tornare a casa.

E ci sono anche 12 feriti gravi, 1 ferito in coma,13 feriti leggeri e miracolosamente 12 persone rimaste illese. "Sono sceso e mi sono diretto a piedi per vedere se ci fosse bisogno di aiuto - è ancora la testimonianza dell'automobilista, poi rimasto bloccato in coda - si sentivano urla strazianti, c'erano persone che si mettevano le mani nei capelli, c'erano corpi che bruciavano ancora vivi".

Dopo l'incidente un professore ha salvato molte vite restando ustionato

"Le persone che erano sedute nella parte posteriore del pullman si sono salvate rompendo i vetri e uscendo tra le urla e il panico - ha spiegato il console generale d'Ungheria a Milano, Judit Timaffy, arrivata a Verona nella notte e a cui è toccato il tremendo compito di informare i genitori dei poveri ragazzi morti - ma un professore di educazione fisica ha salvato molti dei ragazzi che erano rimasti a bordo rientrando nel mezzo".

Ora quel docente è ricoverato in ospedale per le ustioni alla schiena che ha riportato per salvare i ragazzi, studenti di un liceo classico ungherese di Budapest. Il console ha anche incontrato i sopravvissuti in lacrime e sotto choc per aver visto i compagni bloccati a bordo del pullman. I giovanissimi superstiti del rogo autostradale, ospitati in alberghi della zona dopo essere stati assistiti dalla polstrada con i professori e qualche genitore che faceva parte del gruppo, non potranno facilmente dimenticare ciò che hanno vissuto.

Scene apocalittiche: tra urla e pianti, le fiamme, finestrini spaccati per mettersi in salvo, dispearti tentativi di aiutare gli altri. Cosa che purtroppo per 16 giovanissimi ragazzi non è stata possibile perché come raccontato dai superstiti, il pullman schiantatosi contro un pilone, è diventato subito 'una trappola di fuoco'.