Mancano solo due minuti e mezzo alla mezzanotte, cioè quando il mondo finirà e con lui soccomberà tutta l’umanità. Lo sostiene l’Orologio dell’Apocalisse (Doomsday Clock), un orologio simbolico che misura il presente livello di pericolo percepito di una possibile fine del mondo. Più si avvicina a mezzanotte, più siamo a rischio annichilimento.
Cosa significa uno spostamento delle lancette?
Ideato nel 1947 dagli scienziati dell’organizzazione indipendente senza scopo di lucro Bulletin of the Atomic Scientists dell'Università di Chicago, l’Orologio dell’Apocalisse segna l’approssimarsi della fine, l’arrivo del giorno nel quale l’uomo si estinguerà come specie vivente sulla terra.
Da quando è nato il Doomsday Clock, le lancette dell’orologio sono state spostate 21 volte.
Il nuovo aggiornamento delle lancette significa quindi che la terra è stata vicina all'oblio solo un’altra volta dal 1947. Era il 1953, anno in cui la Russia ha fatto esplodere la sua prima bomba atomica, scatenando le paure di mezzo mondo per una possibile terza guerra mondiale termonucleare, guerra che avrebbe segnato l’estinzione del genere umano.
Perché si è accorciata la speranza di vita dell’umanità
Il recente accorciamento dei minuti che rimangono all’uomo è un segno dell’acuirsi della sensazione globale di un’imminente catastrofe finale, dovuto soprattutto alla recente elezione di Donald Trump alla Casa Bianca.
Il quadrante dell’Orologio dell’Apocalisse segna un’ora diversa non solo a causa di Trump. I cambiamenti climatici e la proliferazione quasi incontrollata delle armi atomiche degli ultimi anni in India, Pakistan, Russia e Cina, e l’entrata di nuovi detentori di armi nucleari sulla scena internazionale (vedi Corea del Nord e forse Iran), hanno convinto Lawrence Krauss e David Titley, scienziati che guidano l'organizzazione, a spostare di mezzo minuto le lancette più vicino alla mezzanotte del mondo.
Oltre ai contributi determinanti di Trump, del cambiamento climatico e delle armi atomiche, si aggiungono altre cause “minori”: aumento del nazionalismo, corsa agli armamenti internazionale e diminuzione della fiducia nella scienza e nel progresso.
Trump è la minaccia più grave
Il miliardario americano a Washington, però, rimane la minaccia peggiore, secondo i membri dell’organizzazione.
Nel rapporto stilato dall’organizzazione, il nuovo Presidente degli Stati Uniti è il pericolo più citato. “Mai prima d'ora il Bulletin of the Atomic Scientists aveva deciso di anticipare l'orologio a causa delle dichiarazioni di una sola persona,” hanno scritto i due scienziati sul documento ufficiale da poco rilasciato. Per Krauss e Titley, le altre calamità (già abbastanza preoccupanti) sono state peggiorate dall’entrata in scena di Trump, anche se da pochi giorni ufficialmente entrato in carica. “[…] tutte questioni nelle quali il presidente Trump ha dimostrato che avrebbe peggiorato le cose, o a causa di una errata convinzione che le minacce poste dalle armi nucleari e dal clima possono essere ignorate o a causa del fatto che le parole di un presidente degli Stati Uniti non importino al resto del mondo," i due scienziati hanno scritto sul New York Times.
Prospettiva inquietante, se si pensa che Donald Trump sarà ancora alla Casa Bianca per altri 4 anni almeno.
Stando alle parole del Bulletin of the Atomic Scientists, quindi, il settantesimo compleanno dell’Orologio dell’Apocalisse sarà forse anche uno degli ultimi da poter festeggiare. C’è da sperare che i due scienziati siano incredibilmente pessimisti o che almeno l’orologio sia rotto.