Carl Sagan è morto nel 1996: sicuramente deve essere considerato uno dei più famosi astronomi, astrochimici e astrofisici del Novecento. Ha sempre seguito in maniera rigorosa il metodo scientifico, interessandosi, tra le altre cose, alla presenza di intelligenze extraterrestri sulla Terra. Pur essendo un grande agnostico, non ha mai confermato di essere ateo. Prima di morire, nel 1996, ha voluto lasciare in un volume intitolato "Il Mondo infestato dai demoni-La scienza e il nuovo oscurantismo" alcune sue previsioni, che oggi sono diventate virali in Rete.

Il motivo? Si sono tutte puntualmente avverate.

Cosa ha previsto Carl Sagan nel suo libro

Lo studioso, quando ancora i tempi non erano maturi per parlare di potere della tecnologia o perdita di certezza nelle istituzioni, ha previsto una serie di situazioni che noi oggi ci ritroviamo a vivere quotidianamente. In particolar,e Sagan riesce ad intravedere nel lungo periodo quello che sarebbe accaduto agli Stati Uniti d'America, un Paese che oggi si ritrova con un'economia "basata sull'informazione e i servizi", "poteri tecnologici nelle mani di pochi", difficoltà di discernere la realtà oggettiva da ciò che ci fa stare bene, rischio incombente di scivolare nell'oscurantismo e diventare vittime della superstizione.

Carl Sagan, nel suo interessante libro, mette in guardia gli individui da tutto ciò che è falso. La pseudoscienza, la disinformazione, sono purtroppo realtà con le quali tutti noi facciamo i conti ogni giorno. Basti pensare a quante bufale e notizie false circolano nei mezzi di informazione di massa.

Commenti strabiliati in Rete

Sono tanti gli utenti della Rete che, soprattutto su Twitter, hanno commentato sorpresi la notizia delle previsioni di Sagan. Per alcuni, è come se lo studioso avesse avuto una palla di cristallo nella quale poter vedere il futuro. Una cosa è certa: Carl Sagan è riuscito a cogliere una delle possibili evoluzioni del genere umano, e ci ha azzeccato in pieno. Che sia stato un caso oppure il frutto di suoi lunghi e approfonditi studi, non è dato saperlo. O forse, ha solo applicato la teoria dei "corsi e ricorsi storici" di cui parlava il filoso Vico.