Una buona notizia squarcia il cielo cupo di Rigopiano: 8 persone sarebbero state trovate ancora in vita sotto le macerie seppellite dalla neve dell'hotel Rigopiano, colpito dalla valanga causata dalla scossa di terremoto del 18 gennaio. La struttura di tre piani è stata completamente distrutta e spostata di circa 10 metri dalla sua posizione originaria. I soccorsi sono stato difficoltosi fin dall'inizio: i soccorritori hanno dovuto camminare a piedi per ore rischiando anche la propria vita, prima di giungere sul luogo del disastro. Lo scenario che si è presentato era catastrofico: di quella struttura così sontuosa non rimaneva più nulla.
Tutto distrutto e sommerso dalla neve. Nessuno si è perso d'animo e le ricerche per cercare di salvare ed estrarre quei poveri corpi dalla neve non si sono mai interrotte.
Un miracolo trovare quelle persone ancora in vita
Le speranze flebili di riuscire si sono finalmente interrotte oggi all'incirca verso le 11,00 quando i soccorritori sono riuscite a stabilire un contatto vocale con 8 persone che si sarebbero rifugiate in un solaio, salendo al piano superiore una volta arrivata la valanga. Dalle prime notizie starebbero tutti bene ed una donna sarebbe già stata portata via in elicottero per condurla in ospedale a Pescara. Grande fermento tra i parenti che attendono con ansia al campo base l'arrivo degli elicotteri.
La notizia della valanga sull'hotel rigopiano aveva fatto il giro del mondo, data la gravità della tragedia. In seguito alla richiesta di soccorso di un superstite scampato alla tragedia perché si trovava in quel momento all'esterno dell'hotel, sono partiti i soccorsi seppure in ritardo pare (è in corso una polemica al riguardo).
Infatti la macchina dei soccorsi non sarebbe partita prima di due ore dall'allarme e l'arrivo sul luogo sarebbe stato alle 03,00 del mattino successivo. Da li poi le ricerche si sono fatte incessanti nella speranza che le persone fossero riuscite a trovare un luogo in cui si fosse formata una bolla d'aria permettendogli di sopravvivere. E così è stato per questi otto ; speriamo lo stesso anche per gli altri.