Il termometro segna -16°C a Belgrado. Pesanti nevicate e ondate di gelo si sono abbattute su tutto il paese. Centinaia di bambini rifugiati nella capitale serba rischiano la morte per congelamento.

In Serbia, Save the Children, l’Organizzazione internazionale dedicata dal 1919 a salvare i bambini in pericolo e promuovere i loro diritti, stima che circa 80-100 nuove persone entrino nel paese ogni giorno, aggiungendosi agli oltre 7.200 rifugiati e migranti attualmente bloccati lì.

A Belgrado più di 1.200 rifugiati e migranti cercano disperatamente un qualche riparo.

Tra loro i volti di centinaia di minori non accompagnati; numero destinato a crescere con i nuovi arrivi.

La maggior parte di loro è priva di indumenti adatti ad affrontare il freddo e trova rifugio in edifici o magazzini senza infissi, letti acqua o servizi igienici di base. Le condizioni sono al limite dell'umanità.

Quando si parla di migranti e di rifugiati si parla spesso di emergenza. Questa è ancora una volta un'emergenza, vale a dire una situazione che richiede un intervento rapido per poter salvare migliaia di vite umane.

Quando si parla di migranti e di rifugiati si parla spesso anche di Unione Europea o meglio dell'inadeguatezza della sua risposta alla situazione in cui versano decine di migliaia di migranti in cerca di salvezza.

Come nota Andreas Ring, responsabile di Save the Children nei Balcani, a mancare è una reale volontà Politica di offrire ai richiedenti asilo alternative legali e sicure per raggiungere altri paesi europei. In assenza di dispositivi legali e di un sistema effettivo di tutela completa, la situazione non può che diventare sempre più drammatica.

Chi è riuscita a sfuggire a guerre e violenze si ritrova oggi a morire congelato alle porte della fortezza Europea. L'accesso immediato ad un riparo adeguato è necessario per tutti i rifugiati e migranti, soprattutto per i bambini, per evitare nuove vittime.

Tra promesse e retorica, la politica dell'Unione Europea ha fallito ancora. Certo, l'UE potrebbe cambiare la situazione di queste persone, potrebbe prevenire ed evitare molte morti. Il punto è che sembra proprio che non voglia e non riesca a farlo.