Tra le attuali minacce per i diritti umani, nel suo 27° Rapporto annuale sui diritti umani, Human Rights Watch annovera la vittoria di Donald Trump alla Presidenza americana arrivata al termine di una campagna elettorale di fomentazione dell’odio, “evidente rappresentazione di una politica intollerante”.

Secondo Kenneth Roth, direttore esecutivo del centro per i diritti umani, l’elezione di Donald Trump è l’effetto diretto della pericolosa ondata di populismo che sta sommergendo l’Occidente e che sta causando inevitabilmente l’annegamento dei valori fondamentali e dei diritti umani in tutto il mondo.

Vittoria di Trump una minaccia per i diritti umani?

Presentandosi come “rappresentanti” del popolo, i populisti, invece di riconoscere che l’apparato dei diritti umani è concepito come strumento di protezione di e per tutti, preferiscono incoraggiare una maggioranza a credere che essi stessi non avranno mai bisogno di invocare i diritti umani contro il governo che pretende di agire per loro conto. La forza attrattiva del populismo è aumentata con il crescente malcontento della popolazione rispetto allo staus quo. Nei paesi occidentali, molte persone si sentono vittime di una globalizzazione feroce e di una disuguaglianza sociale spietata. Il terrorismo provoca la paura e il disagio di appartenere ad una società etnicamente differenziata.

In un clima in cui la popolazione ha sempre più la sensazione che i governi e le élite politiche ignorano i propri problemi, Trump e vari politici in Europa cercano di guadagnarsi il potere attraverso appelli al razzismo, alla xenofobia, la misoginia, e il nativismo. “Tutti sostengono che il pubblico accetta le violazioni dei diritti umani come presumibilmente necessario per garantire posti di lavoro, evitare il cambiamento culturale, o prevenire gli attacchi terroristici”, scrive Roth.

La campagna di Donald Trump per le elezioni presidenziali degli Stati Uniti illustra questa emergente intolleranza politica. In risposta al malcontento derivante dalle difficoltà economiche e dalla crescente multiculturalità della società americana, Donald Trump ha continuato a violare - a volte apertamente, a volte in maniera più indiretta – i principi fondamentali di dignità e uguaglianza.

Trump ha accompagnato ai suoi discorsi stereotipati e diffamanti sui migranti, sui rifugiati, accusati di “rubare il posto di lavoro degli americani”, una retorica pratica promettendo di espellere milioni di immigrati o di reintrodurre la tortura come “migliore tecnica di interrogatorio” tutto solo e soltanto “se il popolo americano lo desidera”.

Per Human Rights Watch la sospensione e la violazione dei diritti umani sponsorizzata da Trump e dai populisti in generale può aprire la strada verso la “tirannia”.