Non si arresta la scia di sangue e terrore che sta percorrendo ormai le vie di un mondo diviso da odi e intolleranze, ammantate di religiosità.
Un nuovo episodio di islamofobia ha macchiato di sangue la notte di Quebec City.
Intorno alle 20,00 di ieri sera, ora locale, alcuni uomini, armati di tutto punto, hanno fatto irruzione nella moschea del luogo, aprendo il fuoco contro i fedeli raccolti in preghiera.
Il bilancio
Non si hanno ancora notizie precise sul bilancio delle vittime, ma sembra che gli attentatori, dopo essere entrati prepotentemente nel versante maschile della moschea, in quel momento gremita da almeno 100 persone, abbiano cominciato a sparare sui presenti senza risparmiare i bambini.
Secondo le testimonianze raccolte sul posto, risulta che i morti siano almeno 5, ma non si conosce l'esatta portata della strage. Si ignora infatti anche il numero dei feriti.
E, sempre in base a quanto riferito da testimoni, i terroristi sarebbero stati tre. Di questi due sarebbero stati catturati, mentre il terzo sarebbe ancora in fuga. La notizia è confermata dal comunicato della polizia locale.
'E' una barbarie'
Costernazione e rabbia emergono dalle parole del presidente del centro culturale islamico, Mohamed Yangui, al momento dell'attacco assente dalla moschea.
Questi, nel corso di una telefonata, ha fornito ulteriori ragguagli e informazioni sulla dinamica dell'azione terroristica, commentando con una sorta di stupore l'evento.
"Perchè sta accadendo qui? - si è chiesto Yangui- E' una barbarie".
Le parole di Yangui hanno trovato, comunque, la solidarietà generale e l'unanime cordoglio per le vittime.
E anche Trudeau, in un tweet, ha espresso tutta la sua partecipazione al grave lutto che ha colpito i musulmani residenti nel Quebec, dichiarando che i canadesi ' Piangono le persone uccise in un vile attacco'.
Un attacco tanto più esecrabile perchè perpetrato ai danni di fedeli inermi e raccolti in preghiera in un luogo di culto.
Sorprende comunque che in una Nazione, quale il Canada, generalmente contraria a ogni forma di razzismo o intolleranza religiosa, possano verificarsi azioni simili, che sono espressione di un'islamofobia che, alla luce degli accadimenti della scorsa notte, appara invece radicata.