I soccorritori sono diventati per tutti gli "angeli" del rigopiano. Nonostante le rigide condizioni atmosferiche e i cinque giorni già trascorsi, i soccorritori non perdono la speranza e continuano a scavare. I vigili del fuoco lavorano talmente tanto da non riuscire nemmeno a fare i turni. A questa situazione d'emergenza, si aggiungono altri problemi relativi alla mancanza di personale e alle pessime condizioni di lavoro.

Mancanza di personale

Antonio Brizzi, il segretario del Conapo, ha dichiarato: "Il personale è scoraggiato dal fatto che, per ordini dall'alto, durante la notte sia stato ridotto perfino del 30% mentre in situazioni simili ci sarebbero dovuti essere 300 pompieri a ogni ora a tirare fuori le persone da sotto la neve".

Un pompiere, che in queste ore sta lavorando nella zona di Farindola, ha commentato: "Ci vorrebbe un esercito". I lavori per scavare in un'area dell'hotel Rigopiano non sono ancora iniziati proprio a causa della mancanza di personale.

I soccorritori (vigili del fuoco, volontari, poliziotti, soccorso alpino) durante le ricerche, non possono neanche andare in bagno a causa della mancanza di bagni chimici. Se un vigile del fuoco ha l'urgenza di andare in bagno, può usare solo il bosco.

Cibo freddo e attrezzature non adatte

La cena si riduce ad un piatto di pasta e fagioli consegnato verso le 4 del mattino. "La pasta era talmente compatta che il mestolo si reggeva da solo" ha raccontato Marco Piergallini, pompiere e sindacalista del Conapo.

Oggi a pranzo, i soccorritori del Rigopiano, hanno ricevuto un panino con la Nutella, uno snack e un succo di frutta. Sembrerebbe più una merenda per bambini, che un pasto per delle persone che stanno lavorando in condizioni estreme per salvare delle vite umane. Inoltre, servono energie per scavare tutte quelle ore in mezzo alla neve.

Ai soccorritori non è stata neanche fornita la divisa adatta per temperature così estreme. Mancano anche molte attrezzature. Gli "angeli" si stanno letteralmente spaccando le mani per scavare nelle neve. Sorge quindi una domanda, lo Stato dov'è?