Il mondo dell’ufologia ha due dimensioni. Quella scientifica che fa poco clamore ma raccoglie delle prove e quella sensazionalista che fa molto rumore ma riceve pochi riscontri. Alla prima appartiene il Briefing Document UFO, che vedremo dopo. Alla seconda, appartengono le centinaia di persone, che dicono di aver avuto incontri ravvicinati e si sono recati a Byron Bay, in Australia, un paio di settimane fa, per partecipare alla conferenza Ufo Close Encounters (Incontri ravvicinati) e raccontare le loro esperienza.

Tra gli intervistati, una donna che usa lo pseudonimo di Anna.

Dice di essere stata rapita dagli alieni e di essere stata sottoposta a numerosi esperimenti. Descrive il suo come un incontro del settimo tipo, secondo la classificazione di Josef Allen Hynek. Infatti, Anna dice di essere stata rapita per contribuire alla creazione di ibridi umani con i suoi ovuli. Sa che è difficile credere a queste storie ma dice anche di non essere pazza. Ritiene, piuttosto, che la gente non sia pronta ad affrontare queste nuove realtà. Ma non è proprio così. Infatti, se c’è tanto scetticismo sulla materia non vuol dire che sulla Terra tutti siano convinti che non esistano delle intelligenze aliene. Tutt’altro, secondo l'Ufo Briefing Document, una raccolta di testimonianze, "prove" ed esperienze dirette, di scienziati di chiara fama, ufficiali di stato maggiore e famosi astronauti.

L'Ufo Briefing Document

Lo scopo dell'Ufo Briefing Document è quello di spronare tutti i governi a collaborare con la comunità scientifica internazionale, mettendo a disposizione i file segreti con le prove dell’esistenza degli Ufo. Ma nell’attesa che si realizzi questo improbabile sogno, vediamo qualche testimonianza tratta dal documento.

Il dr. Frank B. Salisbury, fisiologo vegetale, professore alla Utah State University, ritiene che per uno scienziato parlare di ufo e dischi volanti sia un’eresia, meritevole di scomunica dalla “teocrazia scientifica”. Ma dopo avere studiato il fenomeno Ufo per alcuni anni, ammette che non si sente di escludere più nulla. Il generale Kanshi Ishikawa, per anni capo di stato maggiore dell’aeronautica giapponese, non ha dubbi: gli ufo esistono.

A confermarlo sarebbero: rilevazioni radar, foto, avvistamenti e materiali ritrovati, troppo avanzati per essere di produzione terrestre.

Troppi segreti

Il colonnello Pavel Popovich, a bordo della navicella Vostok 4, partecipò nel 1992 al primo volo di gruppo nello spazio. L’astronauta ritiene che la presenza degli alieni sulla Terra sia un dato di fatto. Quindi, invece di continuare a discutere, bisognerebbe studiare questa materia al pari delle altre di natura scientifica. Wilbert Smith, ingegnere radio canadese, ricorda di aver lavorato alla messa a punto del “Magnet Project”, per la realizzazione di un Ufo terreste a propulsione magnetica. Ignora i risultati di quest’esperimento ma sa che sono ancora coperti dal segreto militare.

Comunque, anche Smith si dice convinto dell’esistenza degli Ufo e aggiunge di averne avuto la conferma ascoltando una conversazione tra ufficiali dell’Usaf: per gli Stati Uniti questa materia è assolutamente prioritaria rispetto a tutto il resto. Infine, c'è il dr. Paul Santorini, un fisico greco incaricato di studiare alcuni avvistamenti nei cieli del suo paese. Il sospetto era che fossero missili sovietici. Ma l’ipotesi fu scartata e furono avviati una serie di colloqui segreti sulla questione degli ufo. Furono fatte importanti scoperte. Ma sono rimaste segrete perché i governi si sono sempre rifiutati di ammettere l’esistenza di qualsivoglia forma aliena.