A pochi minuti dalle dieci di questa mattina, nei pressi del museo del Louvre, un uomo armato di machete e coltello ha aggredito i militari, che pur aprendo il fuoco, ne sono rimasti feriti. Il prefetto di polizia Michel Cadot ha riferito che l'aggressore ha gridato "Allah Akhbar". L'uomo è rimasto gravemente ferito all'addome, ma, rimasto cosciente, sarà interrogato nelle prossime ore. I quattro militari come afferma il noto giornale, Le Figaro, hanno sparato cinque colpi di mitraglietta. Secondo la ricostruzione del portavoce del sindacato SGP, Luc Pognant, l'aggressore ha cercato di entrare nei corridoi della boutique Carrousel du Louvre con due zaini, che sono stati posti sotto sequestro dagli artificieri.
E' stato poi in seguito fermato dalla sicurezza, insistendo per entrare. Uno dei militari l'ha avvicinato venendo aggredito. Il militare ha presentato una ferita al cuoio capelluto.
Apparentemente un attacco terroristico afferma il premier francese
Gli artificieri hanno affermato che negli zaini non ci sono tracce di esplosivo. Inoltre è stata fermata un'altra persona con atteggiamento sospetto nei pressi del Louvre. Dopo l'accaduto, che il ministero degli interni definisce un grave evento di pubblica sicurezza, il museo è stato chiuso come il Palais Royal e il Louvre, completamente transennato. Questa mattina intorno alle boutique Carrousel du Louvre si trovavano circa 250 persone che sono state confinate in zone di sicurezza.
Il ministero dell'interno ha annunciato che il Louvre resterà chiuso fino a nuovo ordine. Dopo gli attentati cominciati il 13 Novembre, era stato instaurato il piano "Sentinelle" in vigore dello stato di emergenza, che è subito stato ripristinato nuovamente. Bernard Cazeneuve, premier francese, in visita ad una provincia, sta rientrando d'urgenza a Parigi, definendo l'attacco di stamane apparentemente un evento di carattere terroristico. La Francia nonostante la costante allerta e messa in sicurezza non riesce ancora a raggiungere la tranquillità e la serenità di vivere come un tempo.
