In Cassazione sono servite circa 11 ore per arrivare alla conferma dell'ergastolo per Cosima Serrano e Sabrina Misseri, in carcere da sei anni, nella stessa cella, con l'accusa di omicidio volontario e sequestro di persona: due anni fa, nel 2015, la condanna fu confermata in Corte d'Assise d'Appello a Taranto.

Le due donne, rispettivamente zia e cugina di sarah scazzi, secondo la sentenza definitiva sono le esecutrici materiali dell'omicidio della quindicenne. L'hanno strangolata, con il successivo concorso di Michele Misseri nella fase di occultamento del cadavere: quest'ultimo reato è costato una condanna dell'uomo a 8 anni.

Un delitto "a conduzione familiare", in cui sulla scena del crimine, uniche assassine, sono Cosima e Sabrina. A Carmine Misseri, per concorso in soppressione di cadavere, pena ritoccata al ribasso, con una condanna in Cassazione a 4 anni e 11 mesi.

Un delitto a conduzione familiare

Il delitto avvenne il 26 agosto 2010. Aveva scosso profondamente le coscienze e gli ambienti giudiziari per il continuo "rimpasto" di responsabilità a cui lo stesso Michele aveva dato vita. Lo zio di Sarah, infatti, si autoaccusò dell'omicidio e della presunta violenza sessuale post mortem. Era stato lui, 42 giorni dopo la sparizione della giovane, a far ritrovare il corpo in un pozzo-cisterna. Seguirono numerose ritrattazioni sino alla chiamata in correità della figlia Sabrina.

Da quel momento in poi, l'inchiesta sulla morte di Sarah Scazzi aveva cambiato rotta, indirizzandosi totalmente verso la convinzione dell'esclusiva colpevolezza di Sabrina e di sua madre. Nelle indagini erano finiti i nomi di Carmine Misseri e Cosimo Cosma, fratello e nipote di Michele: a entrambi fu contestato il concorso in soppressione di cadavere che gli costò rispettivamente la condanna a 5 anni e 11 mesi e a 6 anni.

A uccidere Sarah, secondo la Suprema Corte, furono Cosima Serrano e Sabrina Misseri: loro le uniche assassine della piccola Sarah.

Avetrana: il movente per uccidere Sarah Scazzi

Il movente dell'omicidio della quindicenne è da ricercare nella morbosa gelosia di Sabrina nei confronti di Ivano Russo, il giovane di cui la stessa di era invaghita.

Nell'ossessione della giovane per questo ragazzo è nato ed è stato alimentato l'odio di Sabrina nei confronti di Sarah, colpevole di avere un legame amicale con Russo, probabilmente influenzato da una certa ammirazione per quel ragazzo più grande di lei. Il pg Fulvio Baldi si è detto convinto della colpevolezza delle due donne "oltre ogni ragionevole dubbio".