dj Fabo è morto e così ha anche realizzato il suo unico desiderio degli ultimi tre anni. Il giovane ha scelto di morire in Svizzera, attraverso l'eutanasia. Un cocktail di farmaci l'ha prima addormentato e poi l'ha spento per sempre. Ormai Dj Fabo da tre anni si trovava ad affrontare una vita descritta da lui come un inferno. In particolare, il giovane era cieco e tetraplegico, a causa di un grave incidente stradale. È stato Marco Cappato a dare la notizia, scrivendo attraverso un tweet che Dj Fabo è morto alle ore 11.40 in un Paese che non è il suo.

Dj Fabo è morto in Svizzera ed è polemica contro lo Stato italiano

Dj Fabo, dopo moltissime terapie, aveva chiesto più volte allo Stato Italiano di essere ucciso, in quanto non riusciva più a vivere questo inferno. Precisamente, l'uomo avrebbe voluto ricorrere all'Eutanasia legalmente. Ma la legge non è ancora stata approvata e, dunque, i cittadini italiani non hanno la possibilità di scegliere liberamente. Tanti sono stati gli appelli fatti dal Dj nel corso di questi tre anni, in cui chiedeva di dare l'ultima parola ai pazienti. Prima di morire in Svizzera con l'eutanasia, Dj Fabo ha deciso di salutare attraverso Twitter. Il giovane, di soli 40 anni, compiuti lo scorso 9 febbraio, ha dichiarato di essere giunto in Svizzera solo con le sue forze e senza l'aiuto del suo Stato.

Ha deciso di ringraziare Marco Cappato, che l'ha aiutato a mettere la parola fine a questo grande dolore durato tre anni. Questo è stato l'ultimo messaggio di Dj Fabo prima di morire nella clinica in Svizzera.

Attualmente, Marco Cappato rischia di essere condannato a 12 anni di carcere. I costi per ottenere l'eutanasia in Svizzera sono molto alti e tante sono le persone che decidono di emigrare dal proprio Paese per approfittarne.

Cappato ha deciso di prendersi questa grande responsabilità e ora è lui a ringraziare Fabo. Anche Roberto Saviano ha deciso di dire la sua sulla questione. L'uomo ha scritto su Twitter di essere al fianco di Fabo, che ha scelto di scegliere, nonostante i vani appelli allo Stato Italiano.