Quello dell'eutanasia è un tema delicato e molto dibattuto in Italia. Sono molti quelli che si battono per l'eutanasia legale, come Fabiano Antoniani, noto con lo pseudonimo DJ Fabo. L'artista è rimasto cieco e tetraplegico dopo un brutto incidente stradale ed ora lancia un appello al Capo dello Stato Mattarella affinché rifletta sul bisogno dell'eutanasia legale nel Belpaese. Fabiano ha inviato un video appello al presidente della Repubblica facendosi aiutare dalla fidanzata. Il 39enne non riesce a parlare e muoversi, quindi necessita di una continua assistenza.
Ogni terapia è stata vana
Dopo aver sottolineato di essere un ragazzo vivace e amante della musica, Antoniani ha detto a Mattarella che ogni terapia a cui si è sottoposto è risultata vana. Oggi il 39enne vuole porre fine alla sua esistenza ma in Italia non gli è permesso. Per tale ragione dj Fabo ha deciso di rivolgersi all'associazione Luca Coscioni che, da anni, si schiera in difesa delle libertà civili e, 4 anni fa, ha presentato in Parlamento una proposta di legge sull'eutanasia legale. Dj Fabo vorrebbe solo morire perché trascorre le sue giornate su un letto, nel buio più totale. Per lui non ha più senso vivere. Fabiano si è fatto aiutare dalla fidanzata Valeria ed ha inviato un video appello a Mattarella.
L'obiettivo è velocizzare i lavori in Parlamento affinché la legge sull'eutanasia legale venga approvata al più presto.
Dj Fabo era un ragazzo solare e attivo, oggi condannato al buio totale
'Signor presidente della Repubblica, vorrei poter scegliere di morire, senza soffrire', dice Fabiano Antoniani nel video appello. Era una persona molto attiva, ma dopo quel brutto incidente stradale Fabiano è diventato un 'vegetale'.
Adesso non anima più le serate nei locali perché non può muoversi, non parla e non vede. Una vita terribile. Le terapie sono state inutili. Il 39enne ha concluso che sia meglio morire: non riesce più a fare niente, neanche a deglutire. E' da un bel po' che dj Fabo non ascolta la musica perché si commuove. Antoniani vuole solo che ogni persona sia libera 'di scegliere fino alla fine'. L'accorato video appello termina con un 'Grazie Sergio'.