La strada è ancora molto lunga e in salita ma a quanto pare, si scorge l'orizzonte in lontananza. E' ciò che è stato dichiarato in questa settimana, da un team a capo del progetto di clonazione dei Mammut, alla conferenza dell'American Association for the Advancement of Science.

L'idea per un progetto rivoluzionario

Il team di scienziati che lavora costantemente a questo ambizioso progetto ha sede nella rinomata Università di Harvard. Il progetto consisterebbe nel prelevare del DNA da degli esemplari di mammut tenuti in stato di congelamento e successivamente introdurlo nel corredo genetico di una specie simile all'ormai estinto mammut.

Si tratterebbe dell'elefante Asiatico, razza tra l'altro a rischio di estinzione. Il risultato, ottenibile nel giro di una decina di anni, sarebbe un elefante Asiatico con delle caratteristiche che riportano al mammut, come per esempio: il pelo lungo e le zanne ricurve.

Le critiche dalla zoofilia e dalla scienza

Sicuramente, un progetto di grande rilevanza scientifica, che potrebbe portare lo studio della clonazione a più alti livelli. Tuttavia, questo tentativo non è di certo passato inosservato all'occhio della critica. Per esempio, il professore Universitario Matthew Cobb ha sostenuto che: "il mammut non era semplicemente un insieme di geni, era un animale sociale, al pari del moderno elefante asiatico".

Inoltre ci si domanda anche che tipo di rapporti avrebbe questo esemplare con gli altri elefanti. Sopratutto domande riguardati l'aspetto etico e sociale, ma i dubbi sono anche di tipo scientifico.

Dubbi che provengono dallo stesso George Church, scienziato a capo del progetto, il quale fa sapere che l'embrione ottenuto verrebbe successivamente sviluppato in un utero artificiale anziché impiantarlo nell'utero di un elefante femmina poiché, come precedentemente detto, si tratta di una specie ad alto rischio.

Alcuni sostengono però che questa operazione di installazione in un utero artificiale non sarebbe possibile se non attendendo altri 10 anni.

Mentre aspettiamo che questo innovativo progetto faccia dei passi in avanti, possiamo solo chiederci come sarebbe poter vedere un esemplare di mammut camminarci davanti ed essere in qualche modo riportati a 4 mila anni fa.