Sono molti gli italiani a chiamare l'Associazione Exit Italia per chiedere informazioni in merito all'eutanasia in Svizzera. Le richieste negli ultimi tempi si sarebbero intensificate e non mancherebbero quelle dei minorenni.
"Suicidio assistito" in Svizzera
Il Presidente di Exit Italia, Emilio Coveri, ha spiegato come ogni mese circa 90 italiani si rivolgerebbero alla sua associazione costituita da 38.000 soci e da 20 anni presente in Italia, per chiedere come fare ad ottenere il suicidio assistito in Svizzera. Persone che non riuscirebbero più a sopportare il dolore della malattia che li ha colpiti e che deciderebbero di terminare il calvario togliendosi la vita in una clinica.
Coveri ha dichiarato che sono sempre di più anche i minorenni a farne richiesta supportati dai genitori anch'essi disperati per le gravi malattie dei figli, come ad esempio il caso del bambino con la spina bifida e quello con la leucemia, "casi però dove non si è potuto intervenire" spiega Coveri.
In Italia le richieste per sottoporsi all'Eutanasia stanno aumentando soprattutto nel 20-30% da malati psichici dove però anche la Svizzera ha dei punti interrogativi, visto che sono patologie difficili da comprendere.
Belgio e Olanda, eutanasia anche per i minori
In Svizzera non è ancora possibile chiedere l'eutanasia per un minore, mentre in Belgio e in Olanda si, sotto tutela dei genitori. Coveri ha espresso la sua volontà di una legge in Italia che possa tutelare le persone che decidono di sottoporsi all'eutanasia nel proprio paese e non all'estero e si dichiara favorevole al "suicidio clinico" anche per minori affetti da gravi patologie e malati di Parkinson e Alzheimer.
Recentemente il caso di Dj Fabo ha colpito l'opinione pubblica visto che avrebbe deciso di recarsi in Svizzera proprio per accedere all'Eutanasia. L'uomo, a seguito di un incidente stradale è diventato cieco e tetraplegico e vuole da tempo porre fine alle sue sofferenze; in questi giorni si sottoporrà alle ultime visite prima, forse, della morte che avverrà in Svizzera.