dj Fabo, alias Fabiano Antoniani, ha da poco compiuto 40 anni, ma non vuole più stare prigioniero in un corpo diventato una gabbia, in una dimensione che non considera più vita.

Divenuto cieco e tetraplegico nel 2014 dopo un incidente stradale, promotore di tanti appelli, l'ultimo qualche giorno fa al presidente Mattarella, affinché il parlamento acceleri l'iter per il testamento biologico, è arrivato ieri in una clinica svizzera per poter morire. Vuole ottenere la 'dolce morte' o suicidio assistito che dir si voglia, pratica ancora illegale in Italia.

Lo accompagna Marco Capato, consigliere comunale a Milano, e tesoriere dell'associazione Luca Coscioni che si batte per le libertà civili e la legalizzazione dell'eutanasia in Italia

Viaggio in Svizzera, forse l'ultimo per dj Fabo

"Fabo mi ha chiesto di accompagnarlo in Svizzera. Ho detto di sì. #fabolibero in Svizzera", ha scritto sulla sua pagina Facebook, il radicale Marco Cappato, tesoriere dell'associazione Luca Coscioni. "Fabiano Antoniani ha avuto la sua prima visita medica e lunedì farà la seconda, per controllare le sue condizioni fisiche e anche per confermare eventualmente la sua volontà di ottenere l'assistenza medica a una morte volontaria", ha scritto e riferito in un messaggio video pubblicato Marco Cappato sul suo account twitter.

Anche Filomena Gallo dell'associazione Luca Coscioni, ha riferito che Fabo si sta sottoponendo alle visite mediche previste dai protocolli, "tuttavia potrebbe ancora cambiare idea", dice l'attivista.

Nella clinica elvetica di cui l'associazione non ha voluto dire il nome, Fabo sta avendo incontri con medici e psicologi che dovranno verificare se la sua richiesta di morire sia accettabile.

"Ci vorranno alcuni giorni per capire cosa succederà", ha detto Filomena Gallo.

Le opinioni di amici e malati sono controverse. C'è chi come il dj Aniceto impegnato nel sociale, lancia un appello a Fabo perché rinunci all'eutanasia perché "una persona finché ha un barlume di vita, merita di vivere, e in qualunque modo e condizione".

Anche Matteo Nassugh, 19 anni, disabile gravissimo dalla nascita, dalle pagine del quotidiano Avvenire ha lanciato un appello a Fabo: "non chiedere di morire, noi non possiamo correre ma siamo pensiero e il pensiero migliora il mondo".

Dj Fabo, l'ultimo appello al presidente Mattarella e il video

Solo qualche giorni fa, dopo il terzo rinvio dell'approdo del ddl sul Biotestamanento in aula alla Camera, Fabo aveva lanciato un appello al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "E' veramente una vergogna che nessuno dei parlamentari abbia il coraggio di mettere la faccia per una legge che è dedicata alle persone che soffrono e che non possono morire a casa propria, e che devono andare negli altri paesi per godere di una legge che potrebbe esserci anche in Italia.

Schiavi di uno stato che ci costringe ad andare all'estero per liberarci di una tortura insopportabile e infinita", ha dichiarato Fabo

L'associazione Luca Coscioni ha depositato in Parlamento una proposta di legge per legalizzare l'eutanasia. La discussione sul fine vita in Parlamento è stata rinviata per l'ennesima volta. Sono ormai 2 anni e 9 mesi che dj Fabo non può più vedere né muoversi. Dopo i casi Englaro e Welby, la storia di Fabiano Antoniani ripropone con drammatica urgenza la necessità che un paese civile preveda l'eutanasia. A gennaio, dj Fabo aveva fatto al presidente Mattarella un video appello: dove si racconta cosi: "Bloccato a letto in una notte senza fine, vorrei poter scegliere di morire senza soffrire".

L'uomo iperattivo che amava la musica, lo sport, le moto, e si era trasferito in India a vivere, dopo aver tentato per 3 anni ogni terapia, ma senza esito, costretto a letto in una quotidianità che non chiama più vita, assistito dalla mamma e dalla ragazza Valeria che gli presta la voce, e come ha fatto anche nel video tanta è la fatica che fa a parlare, a questo punto vuole solo la libertà di poter morire, di poter scegliere fino alla fine.