Dopo 7 anni dall'uccisione della quindicenne Sarah Scazzi, la cassazione deciderà se confermare o meno l'ergastolo alle imputate Sabrina Misseri e Cosima Serrano (rispettivamente cugina e zia di Sarah). Madre e figlia sono accusate di aver strangolato la ragazza, complice anche il padre, Michele Misseri, il quale si sarebbe occupato di nascondere il corpo. Lo zio forse sarà condannato a 8 anni per occultamento di cadavere. La vicenda di Avetrana è ancora una volta al centro della scena, questa volta si tratta dell'ultima conferma. In aula saranno presenti Claudio Scazzi e Giacomo Scazzi (rispettivamente fratello e padre di Sarah).

Dopo 7 anni l'ultima conferma all'ergastolo per Sabrina e Cosima, condannate in primo e secondo grado per aver assassinato Sarah Scazzi?

La prima condanna avvenne nel 2013 da parte della Corte d'Assise di Taranto, la conferma invece avvenne nel 2015 dalla Corte d'Appello, fino ad arrivare ad oggi con l'ennesima conferma che dovrà arrivare dalla Corte di Cassazione. Altri condannati forse saranno: Carmine Misseri (fratello di Michele) a 5 anni e 11 mesi per soppressione di cadavere, Vito Russo (ex legale di Sabrina) a 1 anno e 4 mesi, Giuseppe Nigro condannato per favoreggiamento.

Tutto cominciò 7 anni fa, Sarah aveva appuntamento con un'amica, ma non si presentò poiché fu uccisa e il suo cadavere venne occultato in un pozzo.

Solo dopo 42 giorni, Michele Misseri, colpito dal rimorso rivelò a tutti la posizione del corpo della ragazza. Inizialmente venne accusato di omicidio, dopo l'uomo fece il nome della figlia Sabrina. Lo zio Michele fu invitato in molte trasmissioni televisive in cui si incolpava della morte della nipote cercando di scagionare dalle accuse la moglie e la figlia.

Tutt'oggi l'uomo è reo confesso e proprio per questo c'è ancora chi sostiene che la condanna all'ergastolo per Sabrina Misseri e Cosima Serrano non sia giusta. Franco Coppi infatti sostiene proprio questa ipotesi e, infatti, difenderà personalmente Sabrina in aula. L'Italia intera è rimasta impressionata da questa vicenda, oggi finalmente si avrà un po' di giustizia.