Spopolano in migliaia di profili social, foto che ritraggono giovanissimi intenti al consumo di alcol e stupefacenti. Spesso si tratta di "bravi ragazzi", che hanno il bisogno di ostentare il consumo di droghe, affinché non resti più fine a se stesso, ma venga messo in vetrina.
L'allarme: la droga per sballarsi o sballarsi per mostrare esperienza?
"Lo sballo diventa un'esibizione", spiega l'esperto Riccardo Gatti, responsabile del dipartimento Dipendenze dell’Ats, dalle pagine del Corriere della Sera, "i ragazzini sono attratti dalla #droga del momento", probabilmente quella di cui i rapper parlano nei loro testi.
Il sospetto è che la volontà sia quella di mostrarsi in condizione di completo disfacimento, per attirare l'attenzione, per mostrare esperienza. I ragazzi, al giorno d'oggi, sono sottoposti a stimoli che li spingono a volersi sentire già "grandi". Sesso, alcol e droghe sembrano le strade più veloci. Così, si è drasticamente abbassata l'età media delle prime esperienze sessuali, e i loro profili straripano di riferimenti più o meno espliciti al consumo di droga ed alcol. Il tutto per mettersi in mostra, per registrare visualizzazioni e like. In quel vortice senza fine che è la rete entra di tutto: dalle "tradizionali" canne, ai più fantasiosi metodi d'abuso, come fumare attraverso una maschera antigas, in modo da massimizzarne gli effetti.
Ma ancora: tamponi anali imbevuti di vodka, per ubriacarsi immediatamente senza l'effetto collaterale dell'assunzione di calorie; fino ai gelati o alle bibite corretti alla codeina: la così detta purple drank.
Ma che cos'è questa sostanza così in voga tra i giovanissimi?
La purple drank (droga viola) è una sostanza ottenuta mescolando bibite allo sciroppo per la tosse contenente codeina.
La bevanda che si ottiene provoca effetti sedativi e psicoattivi. La purple drank è nata nei sobborghi di Houston, nella seconda metà degli anni '60, quando i musicisti jazz dello scenario underground scoprirono di poter 'tagliare' la codeina, aggiungendovi il vino. Il suo utilizzo è rimasto sempre di nicchia, almeno fino agli anni '90, quando gli artisti hip hop provenienti da Houston e consumatori abituali, hanno iniziato a calcare palchi internazionali.
Gli involontari 'testimonial' di questa sostanza, colpevoli di celebrarla nei propri testi, sono stati molteplici, tra cui la star internazionale JayZ, oggi marito di Beyoncè, che nel 1999 pubblicò un brano esplicito intitolato "Big Pimpin". Per bassi costi e la facile reperibilità delle sostanze, questa droga è molto popolare tra i giovani.
Purple drank: fatta la legge, trovato l'inganno
In Italia, la purple drank era caduta nel dimenticatoio, prima che i rapper di ultima generazione, come Sfera Ebbasta, ne celebrassero gli effetti psicotropi nei propri testi, attirando l'attenzione degli adolescenti. Ed è proprio tra gli under venti, soprattutto del Nord Italia, che la sostanza ha iniziato rapida diffusione.
La legislazione del nostro paese, però, cerca di porre rimedio. I farmaci contenenti codeina richiedono una precisa prescrizione medica, per gli esasperanti effetti collaterali e sedativi. Spesso, il farmaco è consigliato a pazienti con neoplasie polmonari e conseguente tosse cronica. Questo, però, non scoraggia i consumatori abituali, ed il business non ha tardato ad arrivare. Dal Nord Italia c'è chi raggiunge la Svizzera per acquistare grandi quantità di farmaco e portarlo poi in Italia. I più impavidi comprano gli sciroppi online, da siti francesi e tedeschi, a prezzi che non superano i trenta euro. La relativa facilità d'acquisto e preparazione, spinge sempre più giovani farne abuso, sottovalutandola.
Oltre allo sballo, dato dagli effetti sedativi propri della codeina, il farmaco può portare vomito, emorragie del tratto gastro intestinale, ma anche vertigini e perdite di conoscenza. Il sovradosaggio, invece, può causare astenia, blocco renale, depressione respiratoria e paralisi dei muscoli.