Accade oggi a Siracusa. Una donna, maresciallo dei Carabinieri di appena 32 anni, si è suicidata nella propria abitazione. Presente anche il fidanzato, un poliziotto di 45 anni, che ha provato a dissuaderla e poi a disarmarla. Sembrerebbe che la donna fosse così convinta di volere compiere il disperato gesto da arrivare a sparare al compagno, ferendolo ad una gamba. La vicenda sciocca le forze dell'ordine e gli abitanti di Siracusa.

Aperta inchiesta della Questura

Francesco Paolo Giordano, procuratore di Siracusa, ha subito disposto l'apertura di un'inchiesta, delegando le indagini alla squadra mobile della Questura e al reparto operativo dei carabinieri del comando provinciale della città siciliana, i due corpi delle forze armate a cui appartenevano l'uomo e la donna coinvolti nella tragedia.

Al momento, l'abitazione dove è avvenuto il suicidio è stata posta sotto sequestro, al fine di permettere i doverosi rilievi da parte del RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche), che avrà il compito di ricostruire, nelle indagini preliminari, la dinamica degli eventi, attraverso analisi scientifiche e balistiche. A tal proposito, il magistrato ha disposto il sequestro dell'arma da fuoco utilizzata dalla donna, del cui cadavere la Procura ha già autorizzato l'autopsia, e anche della pistola in dotazione al poliziotto rimasto ferito.

Ancora sconosciute le ragioni del gesto

Il presunto suicidio avvenuto oggi a Siracusa non desta solo sgomento, ma anche molte domande. Il quesito principale degli inquirenti è cosa possa aver spinto la donna, sottoufficiale dell'Arma, originaria del Lazio e poco più che trentenne, a compiere il disperato gesto, arrivando persino a ferire il compagno, un agente di polizia di 45 anni di origine pugliese, con cui conviveva nell'immobile dove è avvenuto il fatto.

L'uomo ha riportato una ferita d'arma da fuoco alla gamba, più precisamente al ginocchio, ed è attualmente ricoverato in ospedale. L'interrogatorio dell'uomo sarà un elemento molto utile alla ricostruzione degli eventi, ed è già stato programmato, sarà condotto da un sostituto procuratore che raggiungerà il poliziotto direttamente in ospedale. Al momento, le ragioni del gesto rimangono sconosciute, e l'ipotesi di suicidio resta ancora da confermare.