Come se non bastassero i tanti contenziosi aperti e le altrettante questioni da dirimere, dal 'Russia-gate' al 'muslim ban' fino ai rapporti sempre più deteriorati con la stampa sfociati in guerra aperta ora ci si mette anche un fatto di casa, o meglio accaduto alla Casa Bianca nello Studio Ovale, l'ufficio del presidente Usa, che ha dato luogo a quello che si potrebbe battezzare 'sofà-gate': è accaduto che Kellyanne Conway, consigliera di Donald Trump, già nell'occhio del ciclone per più di un episodio ad alta criticità, sia stata immortalata dai fotografi dell'agenzia francese Presse in posa scomposta in una circostanza ufficiale.
Accovacciata in ginocchio a gambe leggermente aperte su uno dei divani dello Studio e con tanto di scarpe con i tacchi indosso, mentre il presidente posa con la delegazione di presidi afroamericani di college e università, al primo incontro con il commander in chief. Posa reputata inopportuna e persino simbolo dell'arroganza dell'amministrazione Trump.
Kellyanne Conway, dai 'fatti alternativi' alle pose irriverenti
E pensare che è stata la stratega della comunicazione del tycoon in campagna elettorale, ed ora del 45 esimo presidente Usa, Donald Trump. Kellyanne sapeva perfettamente che c'erano fotografi trattandosi di un evento ufficiale. Forse voleva dare un'immagine familiare e riuscire persino simpatica, ma gli utenti dei social network non hanno gradito affatto la sua posa accovacciata sui talloni con tutte le scarpe sul sofà dello studio ovale alla Casa Bianca, intenta a fare foto, mentre Trump riceveva per la prima volta un nutrito gruppo di presidi e rettori afroamericani di università e college americani, (Historically black colleges and universities) rimasti invece in piedi e in rigoroso contegno.
Bocciata dagli utenti ma anche dagli stessi rettori, rimasti a dir poco 'sorpresi': "è stato un comportamento senza precedenti, è molto, molto bizzarro", ha commentato Johnny Taylor, presidente del Fondo Thurgood Marshall College che supporta l'Hbcu.
Già nella bufera dopo aver coniato l'espressione 'fatti alternativi' con cui ha legittimato resoconti non attendibili del portavoce del presidente Sean Spicer di ciò che fa l'amministrazione Trump, a cominciare dai dati forniti sull'affluenza di pubblico alla cerimonia d'insediamento presidenziale, quindi dopo aver inventato di sana pianta un attentato terroristico, 'il massacro' di Bowling green, ora Kellyanne è stata attaccata sui social per un comportamento ritenuto non educato, una posa fuori luogo.
Lo stile alla Casa Bianca, non può essere quello di casa propria. E' vero che a molti è tornata alla mente una foto di Obama fotografato sempre nello Studio ovale in un momento di relax con i piedi sulla scrivania. Ma questo non giustifica una condotta inopportuna.
Kellyanne Conway, posa simbolo della tracotanza dell'amministrazione Trump
L'aperta contrarietà degli utenti social si è scatenata specie via Twitter. "Che modo elegante di sedere nello studio ovale - il commento sarcastico di un utente - nessuno ha insegnato a Kellyanne come indossare un vestito!". "Non si può prendere quest'incontro sul serio se questo è l'atteggiamento", twitta un altro utente:
Now, you can't expect us to take this "meeting" seriously when this is the setting. pic.twitter.com/IAx34PlliM
— deray mckesson (@deray) 28 febbraio 2017
Un altro: "Conway con le scarpe sul divano dello Studio Ovale, in linea con la generale mancanza di rispetto che ha mostrato la squadra di Trump". E c'è chi in quelle pose ci vede un'arroganza razziale: "la nuova fotografia del privilegio bianco" scrive un utente, e un'altra definisce irrispettosa la posa della consigliera nell'evidenziare il contrasto tra la Conway 'spaparanzata' sul divano che armeggia con lo smartphone e i rettori afroamericani che stanno in piedi in posa ufficiale.
In this photo exists every comment on race and on respectability to be had on earth pic.twitter.com/5E2Q38dxaX
— Theodore R. Johnson (@T_R_Johnson_III) 28 febbraio 2017
These are HBCU presidents. they lead colleges and shape young minds Kellyanne is being disrespectful AF texting with her feet up https://t.co/g83Mb43Vtt
— Robin C. McClary (@celestemc) 28 febbraio 2017
Certo è che ora, se è vero che in ambito istituzionale l'abito fa il monaco e che l'apparenza è sostanza, il 'sofa-gate' è finito al Capo dell'Ufficio per l'Etica del Governo, che ha invitato la Casa Bianca a valutare se la sua massima esperta di comunicazione non sia passibile di un'azione disciplinare.