Un ragazzo di 24 anni originario del Mali è deceduto durante una lite scoppiata nel centro di accoglienza che lo ospitava in Calabria. Il giovane è stato spinto contro una porta a vetri che frantumandosi gli ha causato delle ferite mortali.
La tragedia
La tragedia è avvenuta nella nottata di oggi 14 febbraio verso le ore 3:00 in un centro di accoglienza nella provincia di Vibo Valentia, precisamente a Brognaturo nell'ex hotel della Lacina. Non è ancora chiaro il motivo del perché sia scoppiata la lite e non è chiara nemmeno la dinamica. Il giovane si trovava ospite della struttura da circa 20 giorni, ed è deceduto dopo che è stato spinto contro una porta a vetri che si è frantumata causandogli delle ferite gravissime al torace.
Immediato l'arrivo dei soccorsi del 118 che hanno trasportato il 24enne all'ospedale di Serra San Bruno, appena giunto al pronto soccorso purtroppo però è deceduto.
Nel centro di accoglienza oltre ai sanitari sono giunti gli agenti della polizia che hanno già ascoltato alcuni testimoni per cercare di ricostruire al meglio l'accaduto e per riuscire a individuare chi ha spinto il giovane contro la porta.
Altra notizia di cronaca dalla Calabria
Un'altra notizia, sempre di cronaca, ci giunge dalla provincia di Crotone, dove un giovane ragazzo di origini rumene è deceduto dopo una banale e accidentale caduta nella cittadina di Carfizzi. Il ragazzo è stato trasportato d'urgenza dai sanitari del 118 all'ospedale di Crotone dove è stato ricoverato nel reparto di rianimazione, purtroppo però nella caduta il giovane ha sbattuto il capo al suolo provocandogli un grave trauma cranico.
I medici hanno fatto il possibile per riuscire a tenerlo in vita, ma la situazione era troppo grave. La moglie del ragazzo ha quindi deciso di donare gli organi che sono stati trapiantati a pazienti che erano nelle liste di attesa. Con questo grande gesto la moglie del giovane è riuscita a salvare altre vite. Il sindaco della cittadina di Carfizzi, Carmine Maio, ha voluto esprimere la sua vicinanza alla moglie del ragazzo.
