Gli UFO esistono, parola di Churchill. Il Presidente britannico Winston Churchill viene largamente considerato dagli storici uno dei leader più influenti del secolo scorso. Guidò il Regno Unito dal 1940 al 1945 e dal 1951 al 1955, dunque durante gli anni difficili della Seconda guerra mondiale e nel dopoguerra. Oltre ad essere un ottimo stratega militare ed oratore politico, fu anche un prolifico autore letterario. Arrivando anche a vincere il Premio Nobel per la Letteratura nel 1953 per i suoi scritti storici. Ma oltre a Shakespeare, aveva anche un’altra passione: gli Ufo.

E a confermarlo sono degli scritti inediti emersi solo ora dagli archivi del National Churchill Museum di Fulton, situato nel Missouri. Ciò che dice dimostra la sua conoscenza in materia. Già aveva delle info a riguardo? Ecco cosa diceva sugli extraterrestri.

Il pensiero di Churchill sugli Ufo

Wiston Churchill si pone una domanda elementare quanto fondamentale: c’è vita là fuori? Intendendo per “là fuori” lo Spazio. Negli scritti emerge il suo pensiero a riguardo. Partendo dal fatto che il sole sia una semplice stella come milioni di altre nello Spazio, egli arriva alla conclusione che esistono altri sistemi planetari. E dunque, sia diffusa altrove anche la capacità di riprodursi e moltiplicarsi, purché vi sia ovviamente acqua allo stato liquido.

Per Churchill Marte e Venere sono gli unici pianeti del sistema solare capaci di ospitare la vita. Giacché sono pianeti a suo dire abitabili.

Quindi, proprio di quei Pianeti dove, negli anni successivi, si è teorizzata la presenza di extraterrestri. Sebbene il Presidente britannico riteneva che il genere umano rappresenti il culmine dello sviluppo degli esseri viventi nell’intero Spazio.

Pertanto, non immaginava cose tipo dischi volanti o macchine supertecnologiche capaci di sopraffarci. Come invece intendiamo spesso gli ufo.

La contestualizzazione delle parole di Churchill sugli Ufo

Occorre comunque anche contestualizzare il pensiero di Churchill sugli Ufo. Siamo nel 1939 e in lui già si insediava il desiderio di immaginare un pianeta dove non vi fossero le nubi di una guerra.

E le brutture delle dittature ideologiche. Inoltre, l’anno precedente negli Usa l’emittente radiofonica trasmetteva lo sceneggiato geniale ideato da Orson Welles dal titolo «La guerra dei mondi». Nel quale, quello che diventerà uno dei più grandi registi di Hollywood, simulò lo sbarco di alieni in America. Generando il panico generale. Pertanto, tutti quei elementi hanno sicuramente influenzato il pensiero, comunque arguto, di Churchill sugli Ufo.