La Regione più a Sud dello stivale, poco prima delle isole, sembra che si allontani con sempre maggior insistenza dal resto del Paese. La già poco collegata Calabria a breve potrebbe essere vittima dell'addio di Alitalia dall'aeroporto di Reggio Calabria. Si tratterebbe di un grave danno per l'intera regione, è già vittima di un sistema di trasporti troppo poco sviluppato e con un futuro tutt'altro che roseo. Arrivare a Reggio Calabria dal prossimo 27 Marzo potrebbe diventare sempre più un odissea.

Addio di Alitalia previsto per il 27 marzo

Quella dei viaggi diretti verso la regione Calabria è un vero racconto epico.

I trasporti interni lasciano a desiderare e i collegamenti con il resto del Paese sono pochi e troppo spesso affidati a treni regionali che impiegano ore e ore per portare da Napoli e Salerno a Cosenza, figurarsi a Reggio. A gettare ancora più nel baratro il sistema dei trasporti della Calabria, cosa che molto probabilmente andrà ad incidere in modo significativo sul turismo locale, è l'annuncio da parte di Alitalia di abbandonare dal prossimo 27 Marzo lo scalo dell'aeroporto di Reggio Calabria. Così dopo l'addio di Rayanair all'aeroporto di Crotone, sembra confermarsi la tendenza che vede la Calabria una metà non molto redditizia per chi si occupa di questo settore dei servizi.

56 sei voli settimanali verranno cancellati

Lo stop dovrebbe partire già dal prossimo 27 Marzo ed interessare i 56 voli settimanali che collegano Reggio Calabria a Roma Fiumicino, Milano Linate e Torino. L'azienda sembra puntare il dito contro le autorità locali che, stando a quanto riportato dai media nazionali, non sarebbero andati in contro ad Alitalia per trovare un intesa che consentisse di rende economicamente sostenibile la presenza dell'azienda sul territorio di Reggio Calabria.

Un comunicato dell'azienda afferma che le richieste avanzate dalla Compagnia Alitalia, che nel 2016 ha subito una perdita di 6 milioni, non hanno ricevuto risposta dalla autorità di riferimento causando così questa decisione che di certo graverà in modo significativo sull'economia locale. L'azienda afferma comunque di restare in ascolto e poter valutare con il supporto delle autorità locali nuovi scenari.