Ancora un attentato, ancora sangue di innocenti. Stavolta è toccato a Londra e all'Inghilterra subire la follia islamista. Poco dopo le 15.30 di ieri, un fuoristrada si è lanciato ad alta velocità sulla folla nei pressi del Ponte di Westminster. Subito dopo, l'uomo ha abbandonato l'autovettura ed è entrato nel cortile del Parlamento con in mano un coltello per poi essere ucciso. Il bilancio parla chiaro, venti feriti e un poliziotto ucciso.
L'assalitore è Abu Izzadeen, ma arriva subito la smentita
In un primo momento l'autore del gesto viene identificato.
Sembra si tratti di Abu Izzadeen, noto predicatore d'odio britannico, portavoce di Al Ghurabaa, organizzazione musulmana messa fuori legge dall'Inghilterra. Poco dopo, l'emittente Channel 4 cita l'avvocato e il fratello di Abu, i quali sostengono che l'uomo in realtà sia rinchiuso in prigione e che quindi non sia l'autore della strage.
Channel 4, 'confermata la pista islamica': Theresa May parla alla nazione
Non sarà Abu Izzadeen il colpevole, ma sicuramente non parliamo del gesto isolato di un folle o di altro. L'islam centra anche stavolta e difficilmente i media riusciranno a girarsi dall'altra parte come fanno spesso. Inizialmente avevano definito l'assalitore come "un asiatico", in altre occasioni avevano parlato di "uomini depressi" "gesti isolati".
In realtà c'è una sottile connessione tra tutte le stragi avvenute in Europa negli ultimi anni. Tutte quante infatti, sono state commesse da islamici radicalizzati, dai fratelli Kouachi fino all'attentatore di Londra di cui ancora non conosciamo nome e cognome. Il premier britannico Theresa May ha già rilasciato una dichiarazione al paese: "Il nostro livello di sicurezza è stato rafforzato.
L'attacco terroristico che abbiamo subito è un atto disgustoso e odioso visto che è stato colpito il cuore della nostra capitale. Ogni tentativo di questi signori di sconfiggere i nostri valori è destinato al fallimento- ha poi concluso la May.
'Imagine' e i gessetti colorati non vi salveranno: intanto gli islamici vogliono conquistare l'Europa
E' opportuno prendere coscienza di quello che sta accadendo. Non si tratta più di casi isolati. Qui ci troviamo davanti ad una vera e propria emergenza, sia sociale che culturale. Risuonano ancora nella mente le recenti parole del presidente Turco Erdogan destinate ai suoi connazionali che vivono in Europa, ve le ricordate? "Fate cinque, sei, otto, fate dieci figli. Comprate macchine di lusso e fate lavori soddisfacenti. Così facendo il futuro sarà nostro. Tradotto significa, "gli europei non fanno figli, sono così idioti che se li uccidiamo come cani non muovono un dito, anzi, prendono i gessetti colorati e iniziano a disegnare colombe arcobaleno sull'asfalto.
Facendo quindi dieci figli per uno tra vent'anni li sostituiremo e ci prenderemo la loro terra". Un progetto fantasioso direbbe qualcuno. Tuttavia è la cruda realtà dei fatti. L'Europa non reagisce e il caos regna sovrano, ma la cosa più tragica è che non si vedono speranze all'orizzonte. Dobbiamo ribellarci contro chi viene nei nostri paesi e pretende di distruggere la nostra storia, la nostra cultura e le nostre tradizioni. Un popolo che svende la propria storia e la propria identità è un popolo più facile da conquistare e da governare ed è questo che sta accadendo. L'Europa muore in silenzio sotto i colpi del terrorismo. Gli europei non reagiscono e guardano la propria terra morire un'attentato alla volta.