La Brexit non comporterà un problema solo per gli spostamenti degli esseri umani dall'Inghilterra all'Unione Europea (e viceversa). Ma anche gli amici a quattro zampe avranno il rischio di forti limitazioni di circolazione e potrebbero non potere seguire i propri padroncini. C'è infatti il problema passaporto anche per i cani e i gatti che regolarmente attraversano il confine tra Gran Bretagna e il resto dell'Europa. Si tratta di una cifra stimata di 250mila cani e gatti che ogni anno accompagnano i loro padroni oltre frontiera. Lo ha ha sottolineato oggi il premier di Malta Joseph Muscat, che è anche presidente di turno dell'Unione Europea, durante il 'Dialogo con i cittadini' alla Valletta, capitale dell'isola.

Il presidente del consiglio ha riferito che il capo negoziatore della Commissione Europea Michel Barnier era assolutamente pronto e preparato sull'argomento, avendo già tutti i dati alla mano. Insomma, la delegazione dell'Unione si è fatta trovare pronta anche su questo aspetto del duro negoziato che attenderà per i prossimi due anni i vertici del Regno Unito e dell'Europa.

Uno 'splendido isolamento' con tante limitazioni

Il problema, dunque, sta nel fatto che i cani e i felini che appartengono agli Stati membri dell'Unione Europea possono attraversare i confini interni senza problemi se dotati del 'pet passport' (ovvero l'applicazione all'animale di un chip sotto la pelle). Ma se non si trova un accordo con gli inglesi, non potranno attraversare la Manica e ritrovarsi a soggiornare a Londra e dintorni.

Stesso discorso va fatto (anche se geograficamente al contrario) per i cani e i gatti 'muniti' di passaporto britannico: tra l'altro il Regno Unito già possiede un regolamento speciale per l'arrivo degli animali domestici da fuori. Il portavoce della Commissione Europea Alexander Wittenstein ha, infine, ribadito come il tema della libera circolazione degli animali domestici sia una questione della massima rilevanza non solo in Europa, ma nel mondo. Insomma, a quanto sembra, questo moderno 'splendido isolamento' britannico provocherà certamente tanti guai anche agli animali a noi più cari...