cino tortorella, autore e regista che per tanti anni ha legato la propria attività e il proprio volto a 'Mago Zurlì' per lo Zecchino d'oro, si è spento a Milano a pochi mesi dal suo 90esimo compleanno: grande appassionato ed esperto di enogastronomia, Tortorella inventò il personaggio televisivo che lo rese famoso alla fine degli Anni Cinquanta. Il programma per ragazzi si chiamava, appunto, "Zurlì, il mago del giovedì" e continuò ad interpretarlo fino al 1972 all'interno dello spettacolo.
Nel Guinnes dei primati per il programma più lungo
Nel 2002 è entrato addirittura nel Guinnes dei primati, in occasione della 45° edizione del programma, per aver presentato più a lungo di chiunque altro lo stesso Spettacolo.
Cino (il cui vero nome era Felice) Tortorella, dopo aver frequentato a Milano la Scuola d'Arte Drammatica del Piccolo Teatro, nel 1956 portò in scena 'Zurlì, mago Lipperlì', spettacolo teatrale per ragazzi che l'anno seguente trasformò nel suo primo programma televisivo. Lo spettacolo ebbe un grande successo e fu così che, nel 1959 portò sul piccolo schermo lo Zecchino d'oro.
Tortorella ha condotto la notissima trasmissione fino al 2008, vestendo i panni del Mago Zurlì fino al 1972. Inoltre è stato regista e autore per la Rai di 'Chissà chi lo sa?', altra trasmissione andata in onda molto a lungo, per 12 anni consecutivi; e poi per 'Dirodorlando' e 'Scacco al re'. Ha lavorato anche per Antenna 3, dove è stato l'autore di 'Telebigino', dove il noto cantante (e professore) Roberto Vecchioni aiutava gli studenti con i compiti a casa.
Cino Tortorella lascia un vuoto nella TV
Insieme a Domenico Modugno fu autore di "Bravo Bravissimo, condotto da Mike Bongiorno, e "La luna nel pozzo". Ha collaborato anche con i più famosi settimanali dedicati ai ragazzi - Topolino, Il Giornalino, Il Corriere dei Piccoli, per citare i più importanti - ed è stato anche autore di importanti libri di fiabe.
Cino Tortorella lascia un vuoto incolmabile nella TV italiana ma, accompagnando per oltre 50 anni le esibizioni canore dei bambini nello 'Zecchino D'oro', entra di diritto nella storia del piccolo schermo.