Antonio Logli, condannato a venti anni di carcere per l'omicidio e l'occultamento del cadavere della moglie Roberta Ragusa, ripreso in un video mentre esce da un asilo di San Martino Ulmiano, frazione di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa. Il video, pubblicato ieri sul sito del Corriere della Sera, è amatoriale, realizzato con molta probabilità da mano inesperte, l'inquadratura è oscillante. Nel video si vede Antonio Logli con un berretto scuro che gli copre in parte il volto, indossa pantaloni di colore nero e una giubbotto blu. L'uomo esce a passo veloce da un asilo, poi sale su un'auto e va via.
Il video, destinato a far discutere, dura 56 secondi e sembra girato di nascosto.
Antonio Logli in un asilo ripreso in video amatoriale
Il filmato sta già facendo discutere sul web, diversi i commenti su diverse pagine Facebook. Ci si chiede se sia giusto che un uomo condannato in primo grado per omicidio volontario e occultamento di cadavere possa essere libero di circolare in assoluta libertà anche in luoghi "sensibili" come un asilo, dove possibilmente Logli si sarà recato per lavoro. Va ricordato che Logli, nonostante la sentenza di primo grado a venti anni di reclusione, non è in carcere perché per lui è stato disposta la misura cautelare dell'obbligo di dimora a Gello, nell'abitazione dalla quale nel gennaio 2012 scomparve Roberta Ragusa.
La procura di Pisa e gli avvocati di parte civile hanno già fatto ricorso al tribunale del riesame di Firenze per chiedere la carcerazione di Logli, ma il riesame ha confermato le misure cautelari già disposte.
Il video del condannato per omicidio provoca turbamento
Intanto, nel piccolo centro toscano, "agli occhi di molti - si legge nell'articolo sul Corriere della Sera a firma di Fabrizio Peronaci - la clip suscita turbamento".
Diversi i commenti su diverse pagine Facebook in cui si discute e ci si aggiorna sul caso di Roberta Ragusa. "Non capisco - scrive Marcella A. - che tipo di arresto é questo, vive normalmente entra e esce quando vuole, solo il rientro alle 9 di sera. Poveri ragazzi a dover vivere con il padre e l'amante avendo il dubbio che il padre gli ha tolto la cosa più bella al mondo la mamma,quella parola non potranno più pronunciarla". "Ma lavora ancora? Forse vi ci si è recato per lavoro", commenta Bianca A.. "Ma che giustizia è questa?", posta Enza P. Così Assunta O. su Logli: "Penso che debba stare in carcere".