E' stato stretto ieri l'accordo tra la libia e i paesi dell'Unione Europea per contrastare e fermare i flussi migratori nel Mar Mediterraneo. 800 milioni di euro è stata la richiesta della Libia per ottenere gli equipaggiamenti necessari.

Fermare i flussi migratori

Si è svolta ieri la riunione del "Gruppo di contatto sulla rotta migratoria del Mediterraneo centrale" con i rappresentanti ministri dell'interno dell'Italia, Algeria, Francia, Libia, Germania, Austria, Svizzera, Malta, Tunisia e Slovenia per stabilire un accordo, soprattutto tra Italia e Libia con l'obbiettivo di contrastare i vari flussi migratori nel Mar Mediterraneo.

Il governo libico ha proposto una serie di richieste all'UE, tra cui quella di ottenere aiuti per bloccare i traffici di uomini dal loro paese verso l'Europa, in particolar modo verso l'Italia: 800 milioni di euro per firmare l'accordo.

In quella cifra sono compresi: navi, fuoristrada, ambulanze, apparecchiature, sale operative, elicotteri, macchine, insomma un vero e proprio equipaggio. L'Europa ha immediatamente concesso i primi 200 milioni di euro allo Stato di Fayez al Serraj e ha spiegato che provvederà quanto prima ad inviare gli altri 600 milioni di euro, attingendo dal fondo che era stato destinato per l'Africa.

Puntualizzazioni dell'incontro

Sarzanini ha però sottolineato che tutto il piano di consegna da parte dell'UE deve essere pronto e terminato entro 24 mesi.

La Libia ha inoltre richiesto una vera e propria creazione di una sala operativa su modello di quella europea, per poter monitorare tutto il traffico del Mar Mediterraneo; in questo modo potranno essere impedite tutte le partenze dalla Libia, ma sarà anche costretta ad intervenite in tutte quelle che saranno le future operazioni di salvataggio dei naufraghi.

C'è ancora un punto non definito, quello della richiesta di concessione di radar a Tripoli; si dovrà aspettare l'approvazione dell'ONU visto che si tratta di materiale specifico e sotto embargo.

Durante la riunione è stato annunciato il prossimo appuntamento che quasi sicuramente si terrà a Tunisi.