La scorsa settimana il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva incoraggiato le numerose comunità di migranti turchi a fare più figli in modo da far diventare i paesi europei sempre di più turcofoni e sopratutto per aumentare l'influenza islamista.

Tali parole di Erdogan avevano creato un relativo scalpore nell'opinione pubblica europea e occidentale: recentemente lo stesso presidente turco ha deciso di rincarare la dose.

L'avvertimento di Erdogan: 'I cittadini dell'Europa non saranno più sicuri'

L'ultimo avvertimento lanciato da Erdogan riguarda gli stessi cittadini dell'Europa.

Secondo il presidente turco, se i paesi europei continueranno con l'atteggiamento che hanno avuto sino ad ora potrebbe venir meno la sicurezza dei loro stessi abitanti.

Erdogan ha anche sostenuto che la Turchia chiede il rispetto dei diritti umani e della democrazia, che secondo il governo turco verrebbero costantemente minacciati e abusati dalla stessa Europa.

La strategia di propaganda di Erdogan e l'odio verso la civiltà europea

Da un punto di vista della comunicazione e della propaganda politica, indubbiamente Erdogan e il suo governo hanno saputo utilizzare a proprio vantaggio alcuni temi tipici dei critici della civiltà occidentale e più in generale europea.

Difatti, l'accusa di "eterno colonialismo" e l'utilizzo del "senso di colpa europeo" non è certamente un'invenzione di Erdogan ma è semplicemente ciò che molto spesso viene sostenuto in Europa dal 'pensiero unico' imposto dall'ideologia mondialista che è dominante in Occidente e che viene perlopiù propagandata da una parte della cosiddetta "sinistra" liberal che si dichiara "terzomondista" o presunta tale.

Sotto questo punto di vista, Erdogan ha saputo abilmente utilizzare tale tipo di propaganda antieuopea e antioccidentale presentandosi come un'avversario dell'eterno dominio del "colonialismo europeo", anche se da un punto di vista storico il colonialismo europeo ha riguardato alcune potenze (a partire da Inghilterra e Francia) e non certo l'Europa nella sua totalità, mentre lo stesso Erdogan e il suo governo si ispirano al colonialismo dell'Impero Ottomano.