Delle truffe on line si parla da diversi anni. Prima riguardavano per lo più acquisti incauti di oggetti che non venivano mai recapitati al malcapitato acquirente, o di merci acquistate in buona fede come originali per poi rivelarsi contraffatte. Ma il "mercato" delle truffe, complici i vari siti di incontri e le chat - inclusa quella di Facebook - ha dato il via al proliferare dei "truffatori sentimentali". Profili falsi, di belle ragazze, o di donne piacenti o di aitanti signori, per lo più stranieri e per lo più con posizioni sociali e lavorative invidiabili.

Costoro fanno leva sulla solitudine e sulla necessità di trovare un amore, anche semplicemente virtuale che attanaglia una fascia consistente della società delle tecnologie avanzate, ormai connessa 24 ore su 24 tramite smartphones. L'amore non ha età: e neanche le truffe sentimentali. Uomini e donne in apparenti difficoltà che intrecciano relazioni amorose virtuali e che finiscono con il chiedere all'amato bene qualche aiuto economico: alcuni , soprattutto le donne, per sopravvivere in attesa di andare a convivere con il credulone di turno, ed altri per rientrare da missioni all'estero.

Sono svariati i casi di donne in Italia che hanno ceduto ai falsi corteggiamenti da parte di componenti di vere bande organizzate di truffatori ai quali hanno inviato somme assai cospicue di denaro: fino a 70.000 euro e fino ad ipotecare, se non addirittura a vendere, case e proprietà pur di poter coronare il sogno d'amore.

Ma chi c'è dall'altra parte del monitor? Nessun militare americano impegnato in Iraq, nessun ingegnere su nessuna piattaforma petrolifera: piuttosto, a quanto pare, organizzazioni ghanesi che si sono specializzati nelle truffe sentimentali.

Il trucco

Veri e propri furti di identità, creazione di falsi profili su facebook e sui maggiori siti di incontri, modi seduttivi, chiacchiere coinvolgenti: dalle parole ai fatti il passo è breve.

Ma le metodiche sono diverse: si passa dalle semplici ( si fa per dire) richieste di invio di denaro, al ricatto vero e proprio. Questo se si è particolarmente ingenui e si finisce con il dire di si al sesso virtuale via webcam. E' così che le performances vengono registrate e che il soggetto immortalato viene poi ricattato; pena la diffusione capillare del video proibito.

Tempo fa anche il programma Le Iene si è occupato della faccenda raccogliendo la testimonianza di un nostro connazionale finito nella trappola del sesso via webcam. Malgrado i moniti però c'è chi ci casca ancora. L'ultimo "allarme" riguarda una ragazza all'apparenza insospettabile: una bella ragazza, si, ma con la faccia pulita. La classica ragazza della porta accanto che in queste ore sta facendo il giro del mondo in rete , dato che si tratterebbe di una donna dalle svariate identità.

Un comunicato della Polizia di Manchester - UK - recita così: "Se questa donna vi chiede l'amicizia su Facebook chiamate la polizia". La donna ha svariati nomi e identità diverse: si fa chiamare Christy Dunn, Martha Cameron o Miranda Stinson.

Fatti simili accadono sempre più spesso anche in Italia, dove la Polizia Postale, tramite il profilo Una vita da Social, mette quotidianamente in guardia gli utenti web dalle truffe in cui è facile imbnattersi online.

Naturalmente, oltre alle bande organizzate che operano dall'estero e da alcuni stati africani, anche l' Italia ha i suoi bravi truffatori : l'ultima in ordine di tempo sarebbe una donna di Lucca, che avrebbe ricattato alcuni utenti di diffondere foto osè dagli stessi prima ottenute, se non le avessero versato una cifra pari a 400 euro. Una delle vittime ha deciso di denunciare: si tratta di un uomo di 43 anni che ha creduto al sogno di una vita d'amore insieme ad una donna avvenente che si è presto trasformato in un incubo.