Una vita ricca di colpi di scena, travagliata e piena di insidie, quella di Martin McGuinness. Morto a 66 anni a causa di una malattia genetica, la stessa che a gennaio lo aveva costretto a lasciare il suo incarico governativo. Potrebbe esser definito come l'uomo che incarna e rappresenta al meglio il processo di pace verificatosi in Irlanda del Nord. Alquanto paradossale, visto che McGuinness è stato anche responsabile dell'IRA ("Irish Republican Army"), l'organizzazione militare che combatté la Guerra d'indipendenza contro le forze britanniche.

E lo è stato proprio durante il Bloody Sunday, quella Domenica di Sangue in cui i civili cattolici vennero colpiti mortalmente dalle truppe inglesi. A detta di molti, poi, sarebbe stato l'ispiratore delle più violente azioni condotte dai repubblicani nord-irlandesi durante il conflitto. Un uomo di guerra, dunque, divenuto poi uomo di pace. Comandante dell'IRA, poi leader dello Sinn Féin (partito politico repubblicano d'Irlanda di stampo indipendentista), quindi vice primo ministro del governo congiunto autonomo nord-irlandese. Questa una breve sintesi della vita di McGuinness.

Il sogno dell'indipendenza

Martin McGuinness è stato considerato per lungo tempo un terrorista dalla Gran Bretagna. Come capo dell'Irish Republican Army, l'esercito clandestino repubblicano, ha infatti guidato i cattolici nord-irlandesi per diverso tempo durante il conflitto intestino che ha provocato un numero indecifrabile di morti, sofferenze, torture.

Era al comando dell'IRA il giorno in cui venne ucciso in un attacco premeditato lord Mountbatten, zio del principe Carlo d'Inghilterra. Tuttavia, col tempo, e dopo tanta sofferenza, cominciò a maturare in lui l'idea che l'indipendenza potesse esser raggiunta realmente soltanto attraverso un processo di pace ben congegnato, caratterizzato da distensione e dialogo.

Belfast Agreement

Così, insieme a Gerry Adams, altro leader storico del Sinn Féin, Mc Guinness avviò un processo di dialogo costruttivo con Tony Blair, allora primo ministro del Regno Unito. Si arrivò congiuntamente alla stipula degli Accordi del Venerdì Santo (Belfast Agreement), firmati a Belfast il 10 aprile 1998 dai governi britannico e irlandese, e approvato dalla maggior parte dei politici dell'Irlanda del Nord.

L'intesa raggiunta si rivelò funzionale alla pacificazione della regione; l'IRA venne convinta a disarmarsi, e venne creato un governo congiunto di cattolici e protestanti (repubblicani nazionalisti legati a Dublino i primi, unionisti filo-britannici legati alla corona i secondi), tuttora in vigore. Dal giorno 8 maggio 2007 McGuinness ha ricoperto la carica di vicepremier nel governo di coalizione costituitosi per l'appunto in Irlanda del Nord, fino alle dimissioni dello scorso gennaio.