Sono 9 le persone indagate per l'assassinio di Emanuele Morganti, il 20enne di Alatri che tra la notte di venerdì e sabato scorso è stato picchiato a morte dal "branco". Emanuele voleva solo proteggere la sua ragazza, che nel locale "Mirò" dove si trovava in sua compagnia, era stata "abbordata" da alcuni ragazzi. Il pestaggio è avvenuto fuori dal locale, in Piazza Margherita, nel centro storico della cittadina. La vittima proveniva da una frazione vicina,Tecchiena, dove risiedeva e si era recato nel locale, già teatro di risse in passato. Durante la serata un ragazzo albanese ha cercato di importunare la fidanzata di Emanuele, che si è innervosito ed ha reagito, provocando una discussione animata e causando l'intervento della sicurezza del locale che ha portato i due ragazzi all'esterno.

E' qui che è intervenuto il branco in aiuto del ragazzo albanese colpendo la vittima con calci, pugni e oggetti contundenti, mentre dei testimoni assistevano alla scena senza intervenire. E' proprio con un oggetto di ferro che uno degli aggressori ha colpito Morganti al cranio lasciandolo a terra privo di sensi. Le fratture craniche riportate non gli hanno dato scampo: nonostante l'intervento tempestivo per ridurre l'emorragia cerebrale, il 20enne è morto dopo oltre 36 ore di agonia.

Il dolore della fidanzata

Attraverso Facebook la sua ragazza esprime il suo dolore e lo choc per la morte del suo fidanzato e non fà che ripetere che Emanuele non meritava una morte simile. Anche il Presidente della Repubblica Mattarella ha citato l'episodio definendolo terribile.

I due fermati

Due fratellastri sono in stato di fermo perchè indiziati di delitto, il 27enne Mario Castagnacci è il 20enne Paolo Palmisani, e sono ritenuti responsabili dei colpi che hanno causato i traumi cranici di Emanuele. Se avessero assunto alcool e droga sarà stabilito dalle indagini: i due risultano gravitare attorno ad ambienti non immuni da delinquenza e non è la prima volta che nello stesso locale si verificano fatti violenti.Oltre ai due ci sono altre 7 persone coinvolte nel delitto e le testimonianze insieme alla visione dei filmati delle telecamere potranno dare un aiuto alle autorità.