E' successo ieri alle 8.30 di mattina a Parma: un uomo 51enne, Roberto Zoppi, è stato arrestato con l'accusa di aver ucciso suo padre.

L'accusa di omicidio preterintenzionale è dovuta al fatto che il padre, l'80enne Severino Zoppi, è caduto dalle scale mentre litigava con il figlio. Il pensionato è stato ritrovato questa mattina senza vita nella sua casa alle porte di Parma. La moglie della vittima, che viveva con lui, ha raccontato agli inquirenti la dinamica dei fatti. L'interrogatorio del figlio ha portato alla luce un acceso diverbio tra i due uomini durante il quale la vittima sarebbe caduta dalle scale ed avrebbe sbattuto la testa con violenza.

Il pensionato può aver perso l'equilibrio oppure è stato spinto; le forze dell'ordine stanno indagando perchè sospettano del figlio. Roberto Zoppi sarebbe da tempo psichicamente instabile ed è seguito da un centro di igiene mentale, presso la Asl di Parma. Gli inquirenti non credono che abbia premeditato il gesto o volesse intenzionalmente uccidere suo padre, ma devono verificare i fatti per cui al momento l'uomo è agli arresti nel carcere di Via Burla, in attesa dell'autopsia della vittima.

Il racconto della moglie

La donna ha svelato che tra padre e figlio i rapporti erano tesi, il figlio viveva con i genitori e soffriva di disturbi di natura psichiatrica. C'erano stati altri screzi fino alla lite di ieri, conclusasi tragicamente.

Secondo il racconto della madre, Roberto avrebbe spintonato il padre più volte facendolo cadere. Severino Zoppi soffriva già di problemi al cuore e dopo la caduta non ha dato più segni di vita. Probabilmente la sua testa ha subito un forte trauma sbattendo sul pavimento, cosa che dovrà essere appurata con l'autopsia. Un primo esame superficiale effettuato dai medici non ha rilevato ferite o lesioni procurate da oggetti contundenti.

Roberto, quando ha visto che il padre era immobile, si è barricato in casa con il suo corpo vietando l'ingresso ai soccorritori e solo l'intervento dei Carabinieri lo ha convinto ad aprire, ma Severino era già morto.