Lo sciopero nazionale dei Taxi di domani creerà non pochi disagi, almeno nelle grandi città, dove i trasporti pubblici dovranno dare prova di saper adempiere al surplus di richiesta. I tassisti, in protesta ormai da mesi contro la regolamentazione mancante della concorrenza "sleale" della multinazionale Uber, sciopereranno anche domani, 23 Marzo 2017, e non si presenteranno all'incontro previsto proprio nella giornata di domani con i vertici di Uber.

Il motivo della protesta: perchè i tassisti non vogliono Uber?

Il motivo di questo sciopero e della protesta in generale, gira intorno alla grande rivalità dei tassisti, che svolgono un lavoro parallelo alla mobilità comunale e di linea, con coloro che minerebbero la loro libertà, cioè coloro che svolgono l'attività di "driver di Uber".

La multinazionale statunitense aveva dichiarato di voler venire incontro alle necessità dei tassisti, fissando a domani, 23 marzo, l'incontro che avrebbe dovuto chiarire e distendere gli animi.

La protesta e lo sciopero: si prevedono disagi sopratutto nelle grandi città.

La protesta che continua ormai da mesi, metterà sicuramente in ginocchio molte delle città metropolitane che riescono a garantire, tramite il servizio dei Taxi, un'alternativa valida ai mezzi di trasporto pubblico. Maggiori saranno i disagi che si avranno sopratutto a Roma, dove i trasporti di linea sono già in grave crisi. Seguono poi Milano, Napoli e Torino. Un grave disagio che, finché non si sarà in grado di normalizzare e legittimare un compromesso tra le due parti, potrebbe durare a lungo.

Gli orari dello sciopero: ecco quanto durerà la protesta dei tassisti contro Uber.

Lo sciopero dei taxi di domani 23 marzo 2017, durerà una sola giornata ma metterà a dura prova la pazienza dei cittadini. La protesta infatti durerà quattordici ore, dalle 8.00 della mattina, alle 10.00 della sera. Le uniche corse che saranno garantite, come già successo in precedenza durante gli altri scioperi, saranno quelle a favore di malati, donne in gravidanza, disabili e corsa verso gli ospedali.