Wikileaks ha diffuso in rete parecchi documenti riservati appartenenti all'Intelligence statunitense che mostrerebbero il sistema con cui la CIA spia i telefoni di società americane ed europee. Il programma usa "armi virtuali" come di malware, cyber-armi che permettono di tenere sotto controllo i telefoni iPhone della Apple, gli Android di Google e Microsoft, e non escludono gli apparecchi televisivi, come i televisori Samsung, che vengono utilizzati al pari di microfoni. I documenti pubblicati dall'organizzazione di Julian Assange derivano direttamente dalla CIA ed esattamente dal Center for Cyber Intelligence.

L'agenzia avrebbe perso il controllo dei numerosi sistemi di hackeraggio che comprendono il cyber-arsenale, e che comprende malware e varie tipologie di virus; un programma che contiene milioni di codici e che ultimamente è entrato in circolazione grazie ad ex hacker e contractor del governo.

Informatici che hanno avuto accesso a quei codici perchè hanno lavorato per metterli a punto ed ora, liberi dal vincolo governativo, hanno diffuso, fornendo a Wikileaks tutta la documentazione. I documenti hanno portato alla luce files trafugati alle aziende, tra cui anche un'azienda italiana, tv hackerate e trasformate in microfoni capaci di riportare intere conversazioni.

La tv che spia

Gli apparecchi televisivi più avanzati, le smart tv, hanno come principale caratteristica il collegamento ad Internet, con un sistema detto Web 2.0 posizionato all'interno dell'apparecchio.

Questi dispositivi, collegati alla rete, usufruiscono di servizi online che di solito sono destinati ai computer, come navigazione Internet, Multimedialità, Streaming e social network. Per lo stesso motivo però questi apparecchi possono funzionare "al contrario" ovvero invece di fornire informazioni, possono carpirle, se usati in maniera scorretta I file pubblicati da Wikileaks hanno rivelato che già dal 2014 la Cia era in grado di impiantare malware nelle tv smart collegate al web.

Uno dei modelli più hackerati è la smart tv della Samsung. Grazie al software spia l'Agenzia riesce ad ascoltare conversazioni che avvengono nella stanza in cui si trova l'apparecchio e inoltre riesce anche a catturare le immagini della porzione di stanza davanti allo schermo.Una severa violazione della privacy che usa i mezzi del futuro, l'internet delle cose. Il futuro sta trasformando i nostri elettrodomestici in robot sempre più funzionali ma ci rende sempre più vulnerabili alle spie.