Mercoledì 12 Aprile è stato trovato il corpo senza vita di Sheila Abdus-Salaam, 65 anni, prima donna di colore degli Stati Uniti a sedere nella Corte d'Appello di New York, il più importante organo giuridico della città. Secondo quanto riportato, il corpo è stato rinvenuto mentre galleggiava sul fiume Hudson. Non sono state trovate tracce di aggressione, e le indagini puntano al suicidio.

Dalla parte dei deboli

Abdus-Salaam, a dispetto del nome, non era musulmana, secondo quanto riferisce il portavoce della Corte d'Appello Gary Spencer. La donna, cresciuta in una famiglia povera insieme ad altri sei bambini, si era laureata in Legge all'Università della Columbia.

Da allora aveva iniziato una carriera segnata da uno spiccato senso della giustizia, facendo sentire la sua voce a favore di immigrati, poveri e malati mentali, e opponendosi agli interessi dell'establishment.

Abdus-Salaam si era guadagnata il rispetto di tutti coloro che l'avevano conosciuta. Si era risposata tre volte, e il suo ultimo marito, il pastore episcopale Gregory Jacobs, ha affermato di non aver avuto notizie da parte sua da Martedì mattina. Al momento del ritrovamento del cadavere, la donna indossava una tenuta da corsa. L'avvocato Steve Younger, che conosce Abdus-Salaam da quindici anni, afferma di aver parlato con lei la scorsa settimana. "Era molto ottimista, stava pianificando le sue vacanze", ricorda l'avvocato.

Una morte poco chiara

Nonostante le indagini puntino verso il suicidio, gli amici del giudice affermano che lei non avrebbe mai commesso un simile gesto. Si sono mostrati tutti scioccati per l'improvvisa morte della donna, che stimavano profondamente e ammiravano per la sua umiltà, gentilezza e integrità. La donna aveva già mostrato grande forza d'animo, sconfiggendo il cancro e sopportando il dolore della perdita della madre e del fratello, entrambi morti suicidi.

Il Dr. Mobley, amico di Abdus-Salaam, riporta di averla incontrata per colazione due settimane fa: "Mi ha confessato di aver avuto problemi di sonno, e di essere molto sotto stress recentemente", ha detto il Dr. Mobley: "La verità è che era professionale, elastica e forte, e che aveva un punto di rottura come tutti noi. Temo che stavolta lo abbia raggiunto".

Attualmente, i detective stanno cercando video di sorveglianza che possano testimoniare gli ultimi momenti di Abdus-Salaam. Anche le cause e la modalità della morte sono ancora da accertare. Che sia dunque stato un suicidio dovuto ad un crollo nervoso, oppure che la donna sia risultata scomoda per il suo pensiero liberale, solamente ulteriori indagini potranno rivelarlo.