Un altro episodio di violenza legato al calcio è avvenuto oggi in Argentina. Tutto il calcio argentino è sotto choc per l'accaduto: un giovane di 22 anni, Emanuel Balbo, è stato gettato nel vuoto dagli spalti ed ora è cerebralmente morto. Il ragazzo stava seguendo la partita Belgrano-Talleres della Prima divisione, nello stadio Mario Alberto Kempes, valevole per il massimo campionato argentino, quando è stato malmenato e spinto oltre il bordo della tribuna dov'era seduto, facendo un volo di 10 metri. Il padre del ragazzo, Raul Balbo, ha rilasciato una dichiarazione alle telecamere in cui afferma che il figlio avrebbe riconosciuto, tra la folla dei tifosi, l'assassino di suo fratello, ucciso 4 anni fa.

L'uomo lo avrebbe visto e per evitare problemi lo ha additato agli altri tifosi come un'appartenete alla tifoseria avversaria, quella dei Talleres. Gli ultrà del Belgrano, inferociti, lo avrebbero aggredito e picchiato per poi gettarlo al di là delle balaustre. Al suo arrivo in ospedale i medici hanno immediatamente rilevato le sue condizioni palesemente drammatiche: il ragazzo non presentava più attività cerebrale. Si è riscontrato in seguito che Emanuel aveva subito diverse fratture craniche parietali e un il suo cervello era rigonfio a causa di un edema esteso. Le sue condizioni erano già critiche all'arrivo in ospedale ed il cervello dava pochissimi segni di vita. Poco dopo è stata dichiatrata la sua morte..

La polizia, dopo le prime indagini, ha confermato la versione del padre di Emanuele, e sono state tratte in arresto già 4 persone.

Tornano gli episodi di violenza legati al calcio

Solo ieri in Francia un altro deplorevole episodio ha offuscato il mondo del calcio: i giocatori del Lione sono stati aggrediti in campo dai tifosi del Bastia, e, dopo il riscaldamento sono dovuti fuggire.

La partita, che aveva subito un ritardo di 50 minuti dopo un primo tafferuglio, è stata definitivamente sospesa al termine del primo tempo quando anche il portiere del Lione, Lopes, è stato avvicinato in maniera minacciosa da un uomo della security, seguito poi da un gruppo di tifosi mentre si dirigeva verso lo spogliatoio.

La giusta decisione di sospendere la partita è stata presa dalle autorità locali e dalla sicurezza, che temevano per l'incolumità della squadra ospite. Severa è stata la condanna della Lega Calcio francese che ha rilasciato dure dichiarazioni sull'accaduto ed ha chiesto alla squadra del Bastia di bandire tutti i responsabili dallo stadio.