La denatalità e un certo calo dei credenti, in Italia, stanno mettendo a rischio le messe in numerosi centri. Non di rado, i parroci sono costretti a celebrare messe davanti a pochissime persone, quasi sempre attempati. Don Mario Sgorlon, parroco alle Vignole, piccola isola nella laguna di Venezia, ha deciso di dire messa solo su prenotazione, in modo di evitare di trovarsi a parlare praticamente da solo. E' da qualche mese che, sulla porta della chiesa, è stato affisso un cartello con su scritto: 'La messa è sospesa per mancanza di fedeli'. Don Mario, dunque, celebra funzioni solo c'è una prenotazione.

Una soluzione certamente inedita. Tutto dipende dalle intenzioni dei parrocchiani.

La rassegnazione alla secolarizzazione

Don Mario è disponibile su richiesta. Ormai i fedeli sono così pochi, alle Vignole, che il parroco celebra le messe su prenotazione. Sulla nota isola lagunare vivono 40 persone ma partecipano alle messe veramente in pochi. Il parroco ha detto che, molte volte, ha celebrato funzioni in presenza di due persone. Adesso basta. Don Mario Sgorlon ha deciso di officiare solo su prenotazione. Lo testimonia un cartello all'ingresso della chiesa. Il religioso sembra rassegnato alla laicità dei tempi moderni e per evitare di ritrovarsi da solo, durante le messe, ha preso una decisione insolita.

Celebrare le messe così non ha nessun senso per il parroco che, durante un'intervista, ha rivelato la bassissima affluenza alle messe specialmente in inverno, stagione caratterizzata dal freddo intenso. Il giorno in cui Don Mario vede più persone a messa è la domenica. Alle Vignole, ormai, vivono prevalentemente contadini e pensionati.

La crisi di fedeli non concerne solo l'Italia

L'anticlericalismo avanza, dunque, anche a Venezia e nelle isole lagunari. Alle Vignole, ormai, quasi più nessuno va a messa e il parroco si è stancato di celebrare le funzioni in solitudine. Don Mario fa il parroco alle Vignole da 15 anni ma mai, finora, aveva visto un calo così forte di fedeli in chiesa.

Colpa del laicismo incombente? Forse. Se qualche parrocchiano, quindi, lo chiede don Mario si attiva e dice messa; altrimenti le porte della chiesa restano chiuse. E' accaduto anche in occasione della domenica delle Palme e a Pasqua. La secolarizzazione dirompente non è solo una questione italiana. Basti pensare che in molte nazioni il numero di fedeli è diventato così esiguo che si è pensato di mettere in vendita le chiese. A Edimburgo, ad esempio, una chiesa è stata trasformata in un pub; a Bristol, invece, al posto di una parrocchia c'è una scuola di circo. E' indubbio che in Europa ci sia una crisi di fedeli e di vocazione.