Il diritto alla salute pubblica supera e vince le idee o convinzioni di un singolo professionista. In base a questo principio, l'Ordine dei medici di Treviso ha radiato Roberto Gava, medico e cardiologo veneto, noto per le sue posizioni antivaccini. In Italia è il primo caso.
La decisione è stata presa dall'Ordine dopo aver avviato un provvedimento disciplinare nei confronti del medico. La notizia è stata comunicata dal presidente dell'Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi. Per il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, si tratta di una decisione che farà giurisprudenza, che costituirà un precedente utile per tutte quelle regioni in cui, attualmente, si stanno approntando delle nuove normative.
Radiazione dall'ordine dei medici: i motivi del provvedimento
Dopo la contestatissima puntata di "Report", e lo "scandalo" dell'epidemia di morbillo in Italia, il tema dei vaccini è salito di nuovo alla ribalta e in maniera ancor più clamorosa. Per la prima volta in Italia, un ordine dei medici - quello di Treviso - ha emesso la più dura sanzione verso un suo iscritto, il dottor Roberto Gava, cardiologo all'ospedale di Castelfranco Veneto, e libero professionista specializzato in farmacologia clinica e tossicologia con ambulatorio a Padova.
Il professionista è stato radiato perché - secondo la motivazione - nell'esercizio della professione non ha tutelato la salute individuale e collettiva; non ha basato le proprie prescrizioni sulle evidenze scientifiche disponibili; ha sottratto i suoi assistiti, in particolar modo minori, a trattamenti scientifici fondati e di comprovata efficacia; ha denigrato professionalità e competenze dei colleghi.
Il provvedimento è stato annunciato, con plauso, dal presidente dell'Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, che in un tweet ha ringraziato l'Ordine.
grazie a Ordine Medici Treviso per aver radiato primo medico per il suo comportamento non etico e antiscientifico nei confronti dei vaccini
— Walter Ricciardi (@WRicciardi) 21 aprile 2017
Per Ricciardi, la radiazione è una misura più che giustificata, una scelta coraggiosa ed etica che ogni paese del mondo serio avrebbe preso, visti i danni che le posizioni antivaccini possono arrecare ai pazienti.
In Italia, ha denunciato il presidente dell'Iss, queste campagne antivax hanno fatto crollare i tassi di copertura.
Il presidente dell'Ordine dei medici di Treviso, Luigi Guarini, appellandosi al segreto istruttorio, si è limitato a dire che è stato violato il codice deontologico. Plaude alla sanzione estrema anche il ministro Lorenzin, definendola una presa di posizione che farà giurisprudenza.
Il provvedimento è arrivato proprio quando il Consiglio di Stato ha confermato una sentenza del Tar del Friuli che ha dichiarato valida una delibera del consiglio comunale di Trieste sui vaccini obbligatori per gli asili nido. L'organo, infatti, ha rigettato la richiesta di due famiglie contro il comune triestino, che ha introdotto l'obbligatorietà delle vaccinazioni per inserire i bambini nelle graduatorie di nidi e scuole d'infanzia.
La difesa: nuovo Galileo Galilei, condannato solo per le sue idee
Condannato solo per le sue idee; idee fondate sull'esigenza di personalizzare ogni vaccinazione, di evitare la vaccinazione indiscriminata di massa, di prevenire i danni da vaccino che ogni singolo paziente può avere.
Lo scrivono Silvio Riondato e Giorgio Piccolotto, legali di Gava che, negli anni, si è perfezionato in agopuntura cinese, omeopatia, bioetica, alla ricerca di approcci medici non convenzionali. Il dottore ha scritto anche due libri e ha organizzato convegni sui rischi per la salute delle vaccinazioni. Ecco le dichiarazioni dei due avvocati pubblicate su Facebook:
Per i legali, come anticipato dal presidente dell'Ordine di Treviso, si è trattato di "un processo a Galileo Galilei"; una condanna e sanzione estreme verso il medico come fosse un pluriassassino, mentre non fa altro che tutelare un diritto costituzionale, ovvero la libera scelta di pazienti che non vogliono vaccinarsi. Inoltre, secondo la difesa, il medico non farebbe altro che evitare l'utilizzo di vaccini se sconsigliabili.
Si tratterebbe, inoltre, di una decisione che andrebbe a favorire interessi legati non alla giustizia, ma al mercato dei vaccini. La difesa ha annunciato che impugnerà il provvedimento, ritenendo l'ordine dei medici organismo non competente, gravato da conflitti d'interessi.