Niente razzi su Razzi: lieto fine dopo la 'disavventura' del senatore di Forza Italia, antonio razzi, in occasione del suo viaggio di Pasqua in Corea del Nord. Giunto a Pyongyang per salvare il mondo o quasi, far da paciere tra il dittatore Kim Jong-Un e Donald Trump, e risolvere la più difficile e pericolosa crisi dei rapporti diplomatici tra Usa e Corea, è rimasto bloccato all'aeroporto della capitale coreana dopo che la compagnia di bandiera Air Koryo ha posticipato il volo. Con lui un collega senatore, Bartolomeo Pepe, e una troupe del programma televisivo Nemo.

La disavventura ha scatenato sarcasmo virale sui social fino alla soluzione del 'giallo': ripresi i voli Razzi e gli altri sono atterrati a Pechino.

Razzi, 'giallo' sullo scudo umano

Il senatore Razzi, da sempre invaghito della Corea del Nord che ha paragonato alla Svizzera, simpatizzante di Kim Jong-Un, ma anche di altre figure controverse quali il presidente della Siria Bashar al Assad con cui ha fatto un selfie, aveva annunciato alla trasmissione radiofonica di RadioRai1 Un giorno da pecora, la sua partenza pasquale per Pyongyang con l'intento di contribuire a calmare le acque, mai così tanto agitate, tra Usa e Corea del Nord; scongiurare una guerra nucleare, se necessario sacrificandosi fino al punto di fare da scudo umano per il bene del mondo e dell'umanità e, perché no, se necessario fare anche un nuovo selfie, stavolta con Kim Jong-Un.

Il senatore aveva spiegato che andava in Corea in seguito a un invito formale ricevuto dal regime in occasione della Festa del Sole per i 105 anni di Kim Il Sung, nonno di Kim Jong-Un. Non pare che Razzi sia riuscito a farsi il selfie con Kim Jong-Un; quel che è certo è che con i suoi compagni di viaggio è rimasto bloccato qualche ora in più nella capitale coreana, perché gli unici voli di linea sono rimasti fermi.

La compagnia coreana Air Koryo ha posticipato il loro volo di alcune ore. Nell'incertezza delle notizie, sui social si è scatenato il sarcasmo con battute quali: Razzi sequestrato a Pyongyang; Razzi ostaggio di Kim; ore di terrore per Razzi tra i razzi. L'account Twitter del senatore è stato preso d'assalto da tanti 'battutisti'.

Lieto fine per Razzi e i suoi compagni di viaggio

A comunicare che stavano tutti bene e che erano finalmente giunti a Pechino è stato un tweet della trasmissione Nemo, Nessuno escluso, condotta dalla ex iena Enrico Lucci. Finalmente in Cina, dopo che il volo era stato posticipato. Fine del giallo. Atterrata a Pechino nella notte, la delegazione ripartirà con un volo alla volta di Roma.

E la missione per salvare il mondo come sarà andata? Secondo il senatore Razzi, magnificamente bene.

Il dittatore Kim e i suoi, ha detto Razzi, vogliono fortissimamente la pace, non la guerra, non vogliono attaccare nessuno, ma nemmeno essere attaccati. Se poi un giorno sì e uno no, fanno l'ennesimo test nucleare e danno prova di muscoli, è per spirito allegro. E ora cosa cambierà? Di sicuro nuovi spunti per Maurizio Crozza e le sue gag sul senatore.