Si dice che c'è sempre una prima volta: la morte segna le 14.30 del 3 aprile 2017 e punta il mirino su #San Pietroburgo, fino a quel momento mai protagonista di attentati.
Ma la Russia, e più precisamente le città di Mosca, Volgograd, Beslan, hanno già sperimentato l'amara sorte. Vediamo, in successione, le principali stragi terroristiche perpetrate ai danni della Federazione Russa:
- Agosto - Settembre 1999: un gruppo di ribelli islamisti, in collaborazione con l'allora sconosciuto "Esercito per la liberazione del Daghestan", piazza una serie di bombe presso alcuni edifici di Mosca, causando 300 morti e più di 1000 feriti.
- 23-26 Ottobre 2002: il teatro Dubrovka, Mosca, viene preso d'assalto da un commando di 40 miliziani ceceni e si contano circa 800 ostaggi. Dopo due giorni di assedio, le forze speciali russe pompano un misterioso agente chimico nel sistema di ventilazione dell'edificio che provocherà la morte di 130 ostaggi e 39 miliziani.
- 15 luglio 2003: due donne kamikaze si fanno esplodere durante un concerto rock a Mosca uccidendo 15 spettatori.
- 5 dicembre 2003: il leader ceceno Shamil Basaev rivendica un #attentato suicida ad un treno, nel Sud-Est della Russia, che costa la vita a ben 46 civili.
- 6 febbraio 2004: il gruppo ceceno "GazotanMurdash" attacca la metro di Mosca e uccide 41 persone.
- Agosto 2004: ancora protagoniste due donne kamikaze che si fanno esplodere su due voli di linea, causando in totale la morte di 90 passeggeri.
La strage di Beslan
Si annovera sicuramente tra gli attentati più cruenti e spietati regitrati in Russia.
Il 1 settembre del 2004 un commando di 32 ribelli fondamentalisti islamici e separatisti ceceni attacca la Scuola n.1 di Beslan, sequestrando più di 1200 persone tra adulti e bambini. Dopo aver radunato nella palestra tutti gli ostaggi, il gruppo armato spara 20 adulti uomini e sceglie alcuni dei bambini per ripulire il sangue. Il 3 settembre le forze speciali russe faranno irruzione e da qui proseguirà un sanguinoso massacro: il bilancio è di 333 morti, di cui 186 bambini, e più di 700 feriti.
Dal 2009 ad oggi
Dopo 5 anni di calma apparente, il 27 novembre del 2009 si consuma una nuova carneficina: il treno passeggeri Nevsky Espress, che parte da Mosca ed è diretto a San Pietroburgo, deraglia a seguito di un attentato provocando 28 vittime.
Circa 4 mesi dopo, nel marzo 2010, due kamikaze, molto probabilmente donne, saltano in aria presso la metro di Mosca e 40 passeggeri perdono la vita. Tra il 2011 e il 2013 gli attentati sferrati in varie regioni russe causano in totale circa 40 morti. Infine, il 31 ottobre 2014, l'#ISIS rivendica l’abbattimento di un aereo russo, esploso sul Sinai e diretto a San Pietroburgo: il bilancio delle vittime è di 224 passeggeri.