Il 20 ottobre 2016 è avvenuto un evento straordinario, uno dei più emozionanti dell'ultimo secolo: è stata aperta la lastra di marmo in cui, secondo la tradizione dei Vangeli, era custodita la tomba dove Gesù di Nazareth è stato sepolto.

Più precisamente, la tomba si trova all'interno della basilica del Santo Sepolcro a gerusalemme. Si è visto che, sotto la lastra principale, ce ne era un'altra di marmo, risalente con molta probabilità al XII secolo, ossia l'epoca delle Crociate. Sotto la seconda lastra è avvenuta la sensazionale scoperta: una panca di pietra, scavata nella roccia e collegata alla parete verticale.

Secondo quanto riportato dai viaggiatori medievali, come Fèlix Faber, il quale ebbe davanti agli occhi l'Edicola senza l'attuale copertura di marmo, il banco e la parete formavano un pezzo unico in pietra, corrispondente al muro nord della stanza in cui viene venerata la tomba nella quale, sempre per via della tradizione evangelica, è stato posto Gesù.

Un'altra scoperta è data dal fatto che la parete sud della stanza era corrispondente a un secondo muro verticale di circa due metri, anche questo in pietra.

In sostanza, emerge che l'Edicola del santo sepolcro possiede al suo interno un luogo costituito da due pareti di pietra, nord e sud, e una panca situata nel lato nord: il tutto è scavato dentro una roccia.

Per quanto riguarda il pavimento di pietra originale, questo dovrebbe trovarsi sotto il pavimento di marmo che è attualmente visibile.

Gli archeologi, che si sono occupati delle scoperte di cui sopra, sono concordi con quanto descritto nei Vangeli dai quattro evangelisti e, più precisamente, con i passi di Matteo 27, Marco 15-16, Luca 24 e Giovanni 19-20.

Alla luce di questi versetti biblici, gli studiosi possono affermare che si tratti davvero della tomba che ha custodito il corpo di Gesù.

Nei Vangeli si scrive che Giuseppe di Arimatea era proprietario di una tomba che non era mai stata usata da nessuno. Secondo le usanze funebri di quell'epoca (stiamo parlando del I secolo dopo Cristo), veniva imposta una sepoltura abbastanza rapida, in una tomba poco profonda e coperta da pietre, almeno per quanto riguarda i poveri.

Invece, per le sepolture di gente ricca, si provvedeva a deporre i defunti all'interno delle tombe di famiglia, detti anche sepolcri, dove i corpi venivano posti all'interno di nicchie scavate proprio dentro i muri. La tomba veniva chiusa con una grossa pietra all'ingresso, che andava rotolata per chiudere o aprire il passaggio.

Ancora, la panca di pietra viene citata nei Vangeli di Marco e Giovanni quando si dice che le donne sono entrate nel sepolcro ed hanno trovato 'un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca' (Marco 16, 5). Da ciò si deduce che ci si poteva sedere su una panca, non in una nicchia. In Giovanni 20, 12 invece si descrivono 'due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte del capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo di Gesù'.

Gesù venne sepolto in un venerdì prima del tramonto, deposto non in una nicchia bensì sulla panca di pietra come descritto nei Vangeli. Il motivo di questa scelta è data dal fatto che il corpo di Gesù è stato oggetto di una forte aggressione fisica e versava in condizioni pessime, che richiedevano una adeguata preparazione ma che non poteva essere effettuata proprio in quel momento, poiché stava per iniziare il riposo dello Shabbat. Solitamente, in quell'epoca si usava lavare e ungere i corpi dei defunti con oli aromatici e unguenti, prima di seppellirli definitivamente. Il corpo di Gesù, invece, doveva essere stato sepolto in fretta e, per questo motivo, venne lasciato sulla panca di pietra, coperto con un sudario.

In conclusione, è bene ricordare che i Vangeli canonici sono dei documenti che appartengono ai primi secoli del cristianesimo e valgono come documenti storici antichi. Da questi, è partita una rivoluzione religiosa che, ad oggi, ha duemila anni di storia.