Ai patiti del genere è nota come 'area dell'adrenalina pura'. Ma di adrenalina ne è scorsa oltre il dovuto ieri nel giorno dell'inaugurazione della nuova stagione di Gardaland, il parco divertimenti più noto d'Italia che si trova a Castelnuovo del Garda in provincia di Verona. Almeno nella zona montagne russe, le attrazioni più amate. Certamente ad aver provato brividi extra è stata una famiglia israeliana, madre padre e due figli, rimasta sospesa a testa in giù sulla Sequoia adventure, una delle giostre più frequentate, a causa di un gigantesco black out che ha messo ko per un'ora tutti gli impianti.

Dopo mezz'ora la famiglia è stata salvata dai vigili del fuoco. Le polemiche tra la società che gestisce il parco e l'Enel, sono poi rientrate.

Gardland, attimi di terrore sulle montagne russe

Bloccati a decine di metri di altezza sulle montagne russe a causa di un'interruzione di corrente elettrica a gardaland. Così è successo ieri a molti dei visitatori del parco divertimenti più famoso d'Italia nel giorno dell'apertura. Visitatori che volutamente cercano emozioni forti, ma non fino a questo punto.

A farne le spese, più di tutti, è stata una famiglia israeliana in vacanza in Italia che è rimasta sospesa su un vagoncino a circa 30 metri d'altezza. Dopo una mezz'ora al cardiopalma, la famiglia è stata raggiunta e messa in salvo dalla squadra di pronto intervento del parco e dai vigili del fuoco, grazie alla scala di emergenza, e finalmente riportata a terra.

L'altra attrazione che si è bloccata è stata Oblivion, la montagna russa in picchiata che consente 100 metri di caduta in verticale a una velocità che sfiora i 100 chilometri. Ma di oblio in questo caso non ce ne è stato, perché l'esperienza resterà memorabile a chi l'ha provata.

Dopo circa un'ora le attrazioni hanno ripreso a funzionare e i visitatori sono tornati a fare la coda.

Forse non la famiglia israeliana che, pur rimanendo comunque al parco giochi per il resto della giornata, è apparsa provata, specie i genitori.

Scaricabarile 'da brividi', poi il dietrofront della società del parco

All'inizio la società che gestisce il parco per spiegare l'accaduto, aveva parlato di un anomalo straordinario sbalzo di energia da parte di Enel che avrebbe causato un guasto ai trasformatori, quindi il black out di tutto il parco, informando che i generatori di sicurezza sono subito entrati in funzione ma che questo ha richiesto lo spegnimento e il successivo riavvio di tutti gli impianti.

L'Enel ha però smentito categoricamente la circostanza: non c'è stato alcun disservizio sulle proprie linee che alimentano il parco Gardaland, come verificato dai tecnici.

A seguire, in ultimo, la rettifica dell'ad di Gardaland, Aldo Maria Vigevani che si è scusato con Enel per avere erroneamente attribuito all'ente la responsabilità del black out: "A seguito di ulteriori e più approfondite verifiche effettuate congiuntamente nel corso di tutto il pomeriggio dai tecnici di Enel e da quelli di Gardaland, è emerso che lo sbalzo di energia verificatosi non è da imputare all'Enel ma ad un guasto sulla rete interna del Parco". Dalla vertigine ludica a quella 'burocratica', un pomeriggio in picchiata per fortuna a lieto fine.