All'indomani del polverone sollevato da Salvini e Grillo in merito all'esistenza di un dossier dai contenuti alquanto inquietanti, ovvero un patto malavitoso tra Ong e scafisti trasportatori di migranti, oggi 2 maggio 2017 la vicenda sembra assumere contorni giudiziari più netti, con l'inevitabile scontro tra procure di Catania e di Siracusa.

Scontro tra Procure

Come dicevamo ieri primo maggio, la questione dossier Ong/Migranti, ha coinvolto soprattutto il mondo poitico, che attraverso apposite Commissioni Parlamentari, ha aperto autonomamente rispetto all'ambito giudiziario, delle indagini su possibili collegamenti tra malavita, Ong, scafisti.

Ma le dichiarazioni del procuratore catanese Carmelo Zuccaro, secondo le quali alcune Ong si starebbero muovendo in aiuto dei migranti con fondi propri dalla provenienza sconosciuta, hanno fatto sobbalzare il procuratore siracusano Francesco Paolo Giordano.

Secca la replica della procura siracusana, che per bocca di Giordano fa sapere che non vi sono notizie circa una possibile azione malavitosa delle Associazioni Umanitarie in acque libiche. Il procuratore siracusano spiega che il metodo giudiziario che i magistrati stanno seguendo nella lotta contro la vergognosa mercificazione di migranti è l'unico possibile permesso dalla legge: l'arresto degli scafisti con conseguente espulsione o carcerazione.

Nessun indizio dunque, secondo le dichiarazioni di Giordano, che possano condurre ad un sospetto di attività malavitosa delle Ong nel loro ruolo di aiuto ai migranti.

Sulla stessa posizione di Giordano si allinea il Copasir, il quale ha tenuto a sottolineare l'attuale inesistenza di collegamenti malavitosi tra Ong e scafisti.

Intanto Medici Senza Frontiere alza la voce e chiede rispetto per il duro lavoro delle tante Associazioni Umanitarie. Al coro di difesa delle Ong, si schiera la Cei, la Conferenza Episcopale Italiana che non ha mancato di bacchettare una Politica che crea solo caos nel proprio e solo esclusivo interesse, calpestando l'interesse collettivo.

'Comportamento politico vergognoso'

Con questa frase la Cei punta il dito contro una politica che a suo dire, starebbe sfruttando la condizione disumana in cui versano i migranti per ottenere consensi popolari e per denigrare l'opera umanitaria di soccorso compiuta da tanti volenterosi. La Cei sottolinea come sia giusto ed ovvio che la giustizia faccia il suo corso, ma il comportamento di alcuni politici di questi ultimi giorni non lascia spazio a molti commenti: 'Comportamenti ipocriti e vergognosi'.