Sono stati arrestati oggi 2 maggio il sindaco di Terni e l'assessore ai lavori pubblici di Terni. Il Sindaco Leopoldo di Girolamo e l'assessore, Stefano Bucari, entrambi del Pd sono ora agli arresti domiciliari. L'arresto è stato spiccato a seguito dell'inchiesta operata dalla guardia di finanza e dalla polizia su alcuni appalti pubblici e le conseguenti assegnazioni sospette ad alcune cooperative sociali di tipo b.

Ai componenti delle cooperative sociali di tipo b oggetto delle assegnazioni, è stato invece impedito di esercitare l'attività, le cooperative di tipo b sono quelle che si occupano di trovare lavoro alle persone svantaggiate e che operano in tutti i settori, industria, commercio, agricoltura e servizi.

L'attività di indagine riguarda gli appalti per la manutenzione dello spazio verde pubblico di Terni, la manutenzione dei cimiteri, nonchè la gestione turistica della cascata delle Marmore.

Secondo la Procura di Terni le indagini hanno rilevato come nell'ambito dell'assegnazione degli appalti pubblici che si sono effettuati a cavallo del 2011 e del 2016 e che dovevano essere rivolte a trovare il miglior offerente tra una rosa di candidati, gli appalti venivano invece pilotati dalla giunta municipale con a capo sindaco ed assessore, per favorire le cooperative di tipo b operanti nel territorio di Terni.

Il tutto avveniva inserendo negli appalti di gara requisiti spaziali e strutturali, come per esempio l'inserimento nell'organico di persone svantaggiate, ed il possesso di un'unità operativa nel territorio.

Quando i contratti scadevano venivano prorogati, in alcuni casi fino a 63 volte, senza indire nuove gare di appalto, in questo modo alcune cooperative hanno lavorato per oltre cinque anni consecutivi con lo stesso incarico, impedendo ad altre società di poter accedere all'incarico tramite bandi di appalto regolari, come invece dovrebbe accadere.

Il sindaco di Terni era indagato da un anno ed era stato lo stesso Di Girolamo, ex senatore, ad informare di essere oggetto di indagine. L'Operazione Spada (dal nome del comune, Palazzo Spada) che ha portato il suo arresto mirava a far luce sulle cooperative ternane e sul mondo degli appalti e delle loro assegnazioni. Secondo il procuratore della Repubblica di Terni, Alberto Liguori, è stato smascherato un sistema che ha consentito il monopolio di alcune cooperative nel mondo degli appalti ternano alterando le regole del libero mercato.