E' stato lasciato morire da solo, dentro la sua macchina, Livio Chiericati, l'uomo di 56 anni che la mattina del 29 aprile è rimasto vittima di un incidente stradale in Viale Monza. La sua auto, una Nissan Quashqai si è scontata frontalmente con un'altro suv, un'Audi Q7.
Lo scontro
Secondo la ricostruzione effettuata dalla polizia municipale, l'auto della vittima, si stava immettendo da Via Popoli Uniti sulla strada principale, quando l'Audi, che sembra procedesse ad una velocità molto elevata, non avrebbe rispettato l'alt al semaforo rosso e avrebbe continuato la sua corsa, centrando in pieno la vettura della vittima.
Invece di prestare immediatamente soccorso, l'uomo alla guida dell'auto, un trentenne, si è dato alla fuga a piedi, lasciando il cinquantaseienne agonizzante all'interno della macchina. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare molte ore per poter estrarre l'uomo che era rimasto incastrato tra le lamiere, ma purtroppo Chiericati è morto poco dopo il suo arrivo in ospedale.
La polizia non ha impiegato molto a rintracciare il pirata della strada, proprio grazie al fatto che aveva abbandonato l'Audi sul luogo dell'incidente. La Q7 era intestata a una donna di Nerviano e regolarmente assicurata. Alla guida della vettura, al momento dello scontro mortale, c'era però suo marito, che dodici ore dopo essere fuggito, ha telefonato alla polizia locale e si è costituto.
Chi era la vittima
Livio Chiericati aveva studiato all'Itis di Milano, ed era residente a Cornaredo. L'uomo era dipendente di Memorex Tele, e sono i suoi stessi colleghi di lavoro, ancora sotto shock, ad averlo ricordato su Facebook: "Con immenso dispiacere e dolore nel cuore vi dobbiamo comunicare che oggi è venuto a mancare un carissimo amico".
La vittima era inoltre un grande appassionato di musica. In particolare amava suonare la batteria, come testimoniano le numerose foto presenti sui social network, che lo ritraggono mentre suona lo strumento.
L'omicidio stradale
Intanto il trentenne pirata della strada, che è stato arrestato, dovrà rispondere del reato di omicidio stradale con l'aggravante dell'omissione di soccorso.
L'uomo, essendo infatti fuggito, come è avvenuto in questo caso, e non avendo prestato soccorso, ma avendo invece lasciato morire il signor Livio, rischia ora fino a 15 anni di carcere. La recente normativa prevede infatti pene molto più severe di quelle che erano previste in precedenza.