E' sempre più terra bruciata attorno al superboss latitante Mattia Messina Denaro che continua a impartire ordini e a fare il bello ed il cattivo tempo in provincia di trapani dove, tra l'altro, sembra nascondersi. Questa mattina, nei comuni di Marsala e Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, i carabinieri hanno arrestato 14 persone indagate per associazione di tipo mafioso, estorsione, ricettazione, detenzione illegale di armi e munizionamento, con l’aggravante del metodo e delle finalità mafiose.

Gli arresti dell'operazione Visir scaturiscono dalle indagini per la cattura del latitante Matteo Messina Denaro.

Al centro del lavoro degli inquirenti vi sono il mandamento di Mazara del Vallo e la famiglia mafiosa di Marsala, capeggiata da Rallo Vito Vincenzo ed operante secondo le espresse direttive del superlatitante Messina Denaro.

Le indagini hanno permesso di individuare gli assetti di vertice ed i delitti perpetrati dalla famiglia lilibetana, fornendo importanti elementi sulla sua collocazione baricentrica nelle relazioni criminali tra le province di Trapani e Palermo, nonché rilevanti ed inediti elementi in ordine alla costante operatività e periodica presenza, in territorio trapanese, del latitante Matteo Messina Denaro.

Il mandamento di Mazara del Vallo continua a rappresentare un'entità strategica nelle dinamiche criminali del territorio, tanto da cagionare diretti pronunciamenti dell’indiscusso capo di Cosa Nostra, Messina Denaro Matteo; era, infatti, proprio il latitante, secondo quanto acquisito dalla viva voce degli intercettati, ad impartire le direttive volte al mantenimento degli equilibri mafiosi interni ad una delle più importanti articolazioni territoriali del mandamento.

Tutte le liti all'interno del mandamento venivano risolte grazie all’intervento del latitante. Messina Denaro nel 2015, secondo gli investigatori, minacciava di essere pronto a risolvere manu militari eventuali inosservanze ed inadempienze dei locali uomini d’onore. Le attività d’intercettazione ambientali hanno consentito nel tempo di individuare con precisione ruoli, gerarchie, dialettiche e controversie della famiglia mafiosa marsales.

Le indagini hanno permesso di giungere all'identificazione di Rallo Vito Vincenzo, quale indiscusso capo della famiglia di Marsala. Rallo manifestava il proprio potere imponendo agli affiliati i propri luogotenenti, programmando l’eliminazione di soggetti scomodi per l’organizzazione.